15/10/2016 di Redazione

Smart city in punta di app: meglio una sola per tutti i trasporti

Secondo uno studio di Xerox, quasi la metà dei residenti di 23 città del mondo immagina di utilizzare una sola applicazione mobile per gestire i propri spostamenti sui mezzi pubblici. Uno su quattro crede nell’affermazione a breve termine delle vetture dr

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Per spostarsi in autobus, tram, metropolitana, con un servizio di car sharing o di bike sharing utilizzamo comunemente le app. Ma non sarebbe più semplice poter sfruttare un’unica applicazione mobile per gestire tutti gli abbonamenti ai mezzi utili nei tragitti urbani? Lo pensano in molti, e in molti ritengono che entro quattro anni sarà possibile farlo. Secondo uno studio commissionato da Xerox (di prossima pubblicazione, a gennaio del 2017, ma in parte già svelato all’Its World Congress di Melbourne) il 49% dei residenti di 23 città del mondo prevede di usare una sola app per i trasporti pubblici entro il 2020.

Solo poco più di un quarto degli intervistati, il 27%, immagina se stesso da qui alla fine del decennio a bordo di automobili a guida autonoma, o driverless che dir si voglia. Una tecnologia oggi in via di sviluppo e protagonista delle sperimentazioni di Google, Apple e Uber, ma ancora lontana dal perfezionamento e dalle garanzie di una totale sicurezza. L’affermazione della guida autonoma nel breve periodo, dunque, non pare troppo realistica.

“La mobilità è complicata, le infrastrutture sono complesse e una diffusione capillare delle tecnologie senza conducente entro il 2020 è realisticamente fuori portata”, ha dichiarato Pat Elizondo, senior vice president global sales and marketing, public sector di Xerox. “Tuttavia esistono delle soluzioni con cui le città possono rispondere alle richieste di innovazione dei loro abitanti e compiere passi avanti in questo arco di tempo, tra cui mettere a disposizione una singola app per la mobilità unificata”.

Quel che è certo è il desiderio di semplicità e di sintesi espresso da chi vive in città. Xerox sta cercando di intercettare questo desiderio con soluzioni come Go, un’app che valuta le diverse opzioni di trasporto disponibili in città (taxi e tragitti a piedi inclusi) e il modo più rapido, economico e sostenibile per raggiungere una specifica destinazione. Le prime sperimentazioni sono partite negli Stati Uniti, a Los Angeles, Denver e Centennial, e in India a Bangalore.

 

Gli esempi italiani di iniziative simili non mancano. Fra i più recenti c’è Torino App, un’applicazione che mescola turismo e mobilità urbana aggregando informazioni su luoghi di interesse, itinerari, servizi di prenotazione di hotel, mappe con calcolo del percorso più breve. Ma non solo: mostra in tempo reale le disponibilità di mezzi nelle stazioni di car sharing e di bike sharing, e permette di prenotare un taxi via Sms. Restando sempre all’ombra della Mole, un’altra applicazione, MyPass Torino, permette di pagare le soste nei parcheggi, gli accessi al museo e i biglietti del cinema.

 

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