05/04/2019 di Redazione

Spinta europea da 573 milioni di euro per l'ultrabroadband italiana

La Commissione europea ha annunciato nuovi fondi utilizzabili per finanziare al 60% la copertura con banda ultralarga di oltre settemila comuni italiani.

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Oltre settemila comuni italiani, in cui vive il 20% della popolazione, potranno navigare ad alta velocità grazie ai soldi dell’Europa:  più di mezzo miliardo di euro. L’iniziativa Cohesion Policy, annunciata ieri dalla Commissione europea, prevede 573 milioni di euro che serviranno a sostenere il 60% delle spese dei progetti elegibili, cioè quelli tesi a portare “accesso Internet veloce nelle aree dove attualmente non è disponibile”. Per “veloce” si intende non inferiore alla soglia dei 100 megabit al secondo (Mbps), e i comuni dello Stivale privi di tale possibilità sono la netta maggioranza: oltre settemila, sui circa ottomila totali.


Il digital divide della banda ultralarga riguarda circa il 20% della popolazione, ovvero 12,5 milioni di italiani, nonché ben un milione di aziende. Si tratta delle cosiddetta “aree bianche”, quelle in cui le condizioni di mercato non rendono convenienti investimenti da parte delle telco e dove quindi gli upgrade infrastrutturali necessitano di fondi di altro tipo.


I 573 milioni di euro saranno utilizzabili da qui al 2020. A detta di Corina Creţu, commissaria europea per le Policy regionali, il progetto significherà “opportunità di business senza precedenti, migliori servizi pubblici e una migliore qualità della vita per gli italiani. E dimostra il vero senso dell’Europa: lavorare per migliorare nel concreto la vita quotidiana dei cittadini”.

I soldi del progetto di Cohesion Policy a disposizione dell’Italia fanno parte dei più ampi Fondi di investimento strutturale europeo per gli Stati Ue: 44,7 miliardi di euro stanziati per il quinquennio 2014-2020, di cui 1,9 miliardi destinati a iniziative di banda larga e servizi digitali. Lo Stivale è il secondo maggior beneficiario.

 

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