11/05/2020 di Redazione

Stati Uniti: addio Cina, i chip ce li facciamo da soli

La Casa Bianca potrebbe essere in trattative con Intel e Tsmc - Taiwan Semiconductor Manufacturing Company - per realizzare nuove fabbriche di Cpu negli Stati Uniti.

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Il Covid-19 ha intensificato le tensioni tra Stati Uniti e Cina che, con probabilità, non si risolveranno totalmente dopo il contenimento del virus. Ecco perché, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal (Wsj), i funzionari della Casa Bianca sono in contatto con Intel e Tsmc (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) - la più grande fabbrica indipendente di semiconduttori al mondo con sede principale a Taiwan - per realizzare in Usa nuove fabbriche di chip.

Le società tecnologiche statunitensi e il governo hanno cercato per anni di ridurre la dipendenza del paese dalle fabbriche di chip in Asia, amplificate dalle preoccupazioni per la sicurezza nazionale, dalla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina e ora dalla pandemia da Covid-19, che ha interrotto le catene di approvvigionamento e la logistica in tutto il mondo. Il Wsj ha anche riportato che alcuni funzionari statunitensi sono in contatto con Samsung Electronics per definire un ampliamento delle sue attuali attività di produzione negli Stati Uniti e produrre chip più avanzati.

Intel, Tsmc e Samsung Electronics sono in grado di produrre chip da 10 nanometri o inferiori, i più veloci ed efficienti dal punto di vista energetico attualmente sul mercato. II Wsj è riuscito a mettere le mani su una lettera che Bob Swan, il Ceo di Intel, ha scritto il 28 aprile al Dipartimento della Difesa e nella quale indica la disponibilità dell’azienda a realizzare una fabbrica, che produca chip per terze parti, in collaborazione con il Pentagono ,"vista l'incertezza creata dall'attuale situazione geopolitica".

Intel ha già negli Stati Uniti siti che realizzano chip per i propri prodotti, ma il nuovo stabilimento servirebbe anche altre aziende, mentre Tsmc continuerebbe a produrre chip per altre società (per esempio, Qualcomm, Nvidia e Advanced Micro Devices). Il Wall Street Journal riporta che il produttore di Taiwan avrebbe avuto colloqui con i funzionari del dipartimento del commercio e della difesa e con Apple, uno dei suoi maggiori clienti, per la costruzione di una fabbrica di semiconduttori negli Stati Uniti.

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