14/07/2020 di Redazione

Tibco lavora sulla modernizzazione delle architetture dei dati

L’integrazione è al centro delle strategie di un vendor che sta puntando su sviluppi in grado di far dialogare meglio gli specialisti dei dati in aziende e le figure di business.

immagine.jpg

Da diverso tempo, Tibco insiste su tre pilastri per descrivere la propria strategia. A ciascuno corrisponde un verbo: connettere (dispositivi, applicazioni, fonti di dati), unificare (fare data management aggiungendo intelligenza), prevedere (ovvero saper elaborare strategie consapevoli). Lungo questo trittico si muovono gli sviluppi di un’azienda che oggi conta su 4mila dipendenti nel mondo e mira a convincere il mercato di poter offrire molto più della sola integrazione e visualizzazione dei dati.

Il lavoro è cominciato da lontano, anche grazie a diverse acquisizioni, come quelle di SpotFIre, JasperSoft e Orchestra Networks. Quest’ultima è alla base di uno degli sviluppi recenti più importanti per il vendor, ovvero Cloud Metadata, disponibile da qualche mese anche in modalità SaaS e derivata dalla soluzione di master data management Tibco Ebx. La gestione dei metadati permette di descrivere le informazioni gestite in azienda in modo tecnico, allo scopo di catalogare le applicazioni che le utilizzano o le generano e da quale tecnologia dipendono. Questa gestione deve anche facilitare la descrizione dei dati utilizzati dal business in un’applicazione e la definizione dei concept, per esempio la qualificazione di un cliente in un sistema informativo: “Come in altri ambiti, anche qui ci differenziamo dalla concorrenza, che tende a proporre strumenti differenziati per diversi casi d’uso, mentre noi abbiamo riunito tutto in un unico prodotto”; spiega Gianfranco Naso, regional vice president South West Emea della società.

Gianfranco Naso e Massimo Milano, Tibco Software

L’elaborazione dei dati implica spesso, oggi, di dover fare appello a servizi cognitivi, per tradurre o interpretare il contenuto dei documenti, analizzare scansioni e immagini, interrogare in linguaggio naturale o ancora interpretare la voce umana. Allo stesso modo, il machine learning consente di fare previsioni di tendenza, manutenzione predittiva o ancora rilevazione di segnali deboli. Questi servizi sono di notevole complessità intrinseca, ma possono diventare facilmente e rapidamente accessibili via cloud. Per questo, Tibco ha deciso di fare in modo che le proprie soluzioni SpotFire e Data Science possano sfruttare i Microsoft Azure Cognitive Services: “I nostri clienti sono sempre più spesso alla ricerca di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale il più possibile vicine a dove si generano i dati, per poter prendere decisioni più rapidamente”, illustra Massimo Milano, director solutions consultants di Tibco Emea. “L’integrazione con le soluzioni Microsoft consentono loro di poter beneficiare di maggior flessibilità, nell’edge come nel cuore della rete, online e offline”.

A dimostrazione di una visione d’assieme delle architetture aziendali, Tibco ha introdotto da poco sul mercato anche Responsive Application Mesh, un framework di linee guida e capabilities per la modernizzazione delle applicazioni, che utilizza un approccio incrementale e introduce la novità di poter integrare dall’inizio tutti i dati utili per poter ridisegnare le architetture.

 

ARTICOLI CORRELATI