18/04/2018 di Redazione

Tradizione e digitale convivono nell'arte della stampa

Poligrafico Roggero & Tortia ha acquistato una macchina Ricoh che ha permesso di ampliare l'attività e di ridurre i costi. La storica azienda torinese associa alla stampa offset quella digitale e un'offerta di servizi.

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La sua storia affonda nella Torino degli anni Venti, operosa città della Fiat, di cui infatti è una costola. Nata nel 2021 come azienda di arti grafiche e di stampa al servizio del costruttore automobilistico, Poligrafico Roggero & Tortia ha attraversato un secolo di innovazioni, riuscendo a conservare l'identità originaria ma anche abbracciando il digitale. Oggi è domiciliata a Beinasco, alle porte del capoluogo, èd è parte di Prt Group, realtà multinazionale da 23,2 milioni di fatturato (nel 2016).

Risale agli anni Sessanta il primo “salto” tecnologico, con l'adozione della stampa a modulo continuo, mentre progressivamente all'attività di produzione si è affiancata anche quella di gestione documentale per i propri clienti e, dal 2005, la proposta di software e servizi (sviluppati da una delle società interne al gruppo, Intellidoc). Nel 2012 l'allargamento ai servizi di “hybrid mail” con l'acquisizione della software house creatrice di PostaPronta. Il servizio viene inizialmente venduto solo in Italia, poi anche in Giappone e dallo scorso anno (attraverso Prt America) anche negli Stati Uniti. E oggi, dopo dieci anni di vita e aggiornamenti, è diventato un vero e proprio strumento di comunicazione omnicanale e multipiattaforma, per cui si prospettano a breve ulteriori espansioni (come l'attivazione di un chatbot su Facebook Messenger e l'aggiunta del riconoscimento Ocr, la funzione che trasforma l'immagine delle parole in testo).

Nello stabilimento di Beinasco, grazie all'opera di 51 addetti organizzati su tre turni di lavoro, ogni giorno possono essere stampanti più di 8,4 milioni di fogli A4 e imbustati più di un milione di documenti. Già dotata di due linee di stampa tradizionale offset e di macchine per la stampa digitale, l'anno scorso Prt ha allargato la “famiglia” decidendo di acquistare, prima in Italia, una Pro VC60000 di Ricoh: una macchina a getto d'inchiostro a modulo continuo, che promette (e garantisce, a detta del poligrafico) una qualità dell'output paragonabile a quella della tecnologia offset, a fronte però di costi minori e di una maggiore gamma di supporti utilizzabili. La scelta non è causale, perché il cliente già da tempo impiega altri due sistemi Ricoh per la stampa digitale (IP5000).

 

Poligrafico Roggero & Tortia (dal sito Web)

 

Ricoh Pro VC60000 usa la tecnologia inkjet per la stampa a modulo continuo, potendo produrre circa 120mila immagini A4 all’ora su carta comune, patinata per offset, trattata e riciclata, con grammatura compresa tra 40 a 250 grammi al metro quadro e larghezza da 165 a 520 millimetri. Può quindi adattarsi a diverse esigenze d'uso per produrre libri, manuali, brochure, collateral e altri materiali cartacei utili per il marketing e le vendite. È possibile personalizzare la configurazione con elementi opzionali, come il modulo di pre-rivestimento (se si usano supporti lucidi patinati), quello di rivestimento antigraffio e antiabrasivo (per proteggere i documenti più importanti) e gli asciugatori (per ridurre i tempi di lavorazione).

La stampa offset è ancora importante per noi, ma l'abbiamo affiancata a quella digitale”, sottolinea Riccardo Pesce, amminstratore delegato di Prt Group. “Un punto a favore della macchia di Ricoh è la capacità di usare supporti di grammature diverse. Stiamo spostando alcuni lavori sulla Pro VC60000 anche perché garantisce qualità costante fin dalla prima stampa e contiamo, nel breve periodo, di poterla usare sempre di più”.

 

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