25/10/2017 di Redazione

Twitter promette spot elettorali più trasparenti

Il social network inaugurerà un “centro per la trasparenza” ricco di dettagli su tutte le campagne pubblicitarie attivate sulla piattaforma, comprese quelle a fini politici. Una promessa di cambiamento mentre il Senato degli Usa indaga sulla presunta infl

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Dalle policy contro gli abusi online a quelle per una pubblicità più trasparente. La voglia di rinnovamento dalle parti di Twitter è tanta e il social network ha impostato una nuova virata dal punto di vista dei regolamenti, allo scopo di riguadagnare la fiducia di una user base stagnante e dell’opinione pubblica in generale: il social network azzurro, insieme ad altri competitor come Facebook, è infatti al centro di un’indagine del Senato statunitense relativa a eventuali influenze russe durante le elezioni presidenziali del 2016. Mosca, è questa la tesi dell’House Intelligence Committee di Washington (ma non solo) avrebbe ampiamente sfruttato i social per interferire nel processo eletorale. Il sito di microblogging, in un post firmato da Bruce Falck, general manager Revenue Product and Engineering, ha fatto sapere che a breve inaugurerà un “centro per la trasparenza” che offrirà a chiunque la visibilità completa delle realtà che effettuano investimenti pubblicitari sulla piattaforma.

In modo specifico, il portale renderà note tutte le campagne in esecuzione su Twitter, informazioni sulla durata delle stesse e molto altro. Gli utenti potranno anche riportare gli spot considerati inappropriati e fornire eventuali riscontri negativi. “I feedback ci aiuteranno a rimuovere più velocemente banner non adatti da Twitter”, ha scritto Falck. Una parte del centro sarà inoltre dedicata esclusivamente alle inserzioni a sfondo politico, il vero tema caldo del momento.

“I banner di propaganda sono quelli che si riferiscono a un candidato chiaramente identificabile (o a un partito associato) per ogni tipologia di carica”, continua il post dell’azienda. “Per dare la possibilità di capire subito quando ci si trova davanti a una pubblicità di questo genere, richiederemo agli inserzionisti di far rientrare le loro campagne sotto questa categoria, cambiando anche l’aspetto dei banner”.

La sezione “politica” del centro includerà tutti gli spot in esecuzione su Twitter, la cifra spesa da ogni entità, dati aggiuntivi sull’identità delle organizzazioni, il target preciso delle campagne e così via. L’azienda prevede anche nuove penalizzazioni per i clienti che violeranno le policy. Le novità promesse dal social network si sono nel frattempo guadagnate il favore del senatore democratico della Virginia Mark Warner, vicepresidente dell’Intelligence Committee del Senato.

 

Il nuovo aspetto dei tweet sponsorizzati da soggetti politici

 

Warner è anche uno dei principali sponsor dell’Honest Ads Act, iniziativa di legge bipartisan che vorrebbe allineare le regole della pubblicità online a quelle previste per le inserzioni “tradizionali”, diffuse tramite Tv, radio e giornali. Le nuove norme si applicherebbero a chiunque decida di spendere oltre 500 dollari in spot politici durante un ciclo elettorale e a tutte le piattaforme che raggiungono più di 50 milioni di utenti unici al mese.

 

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