05/07/2022 di Redazione

Un retail in trasformazione, fatto di dati e di cloud

Nonostante i contraccolpi della pandemia, Cegid continua la sua crescita, fra acquisizioni e nuove offerte.

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Il comparto retail ha sofferto più di altri le conseguenze pandemia, ma non per questo l’innovazione si è fermata, anzi. Uno dei testimoni di questo dinamismo è Cegid, multinazionale francese attiva nel mercato delle soluzioni (soprattutto cloud-based), per i segmenti della finanza, delle risorse umane e del retail. L’azienda ha intensificato la sua crescita proprio nel settore del commercio al dettaglio, un mercato che sta attraversando grandi difficoltà a causa della pandemia ma che nello stesso tempo sta accelerando quella trasformazione digitale indispensabile per recuperare efficacia ed efficienza. Soluzioni e strategie sono state oggetto, anzi soggetto, dell’evento “Cegid Connection 2022”, tenutosi a Montecarlo a metà giugno. 

Nathalie Echinard, che dirige la business unit retail della multinazionale, ha annunciato almeno tre importanti direttrici dello sviluppo: un programma di accelerazione per le startup del mondo retail, la nuova versione della piattaforma Cegid Retail e a metà giugno l’acquisizione di StorIQ, azienda britannica fondata nel 2015, con sede a Londra e circa 30 dipendenti. La piattaforma StorIQ, dedicata alla pianificazione delle operazioni nei punti vendita, va a completare l'offerta Retail di Cegid, rafforzandone la posizione nel mercato delle soluzioni di gestione di punti vendita. (Nel mese di maggio era stata acquisita invece Notilus, società francese che sviluppa software di gestione delle spese e delle trasferte).

Il “cambio di passo”, uno degli slogan dell’evento, si percepiva anche nel corso delle tante dimostrazioni che hanno coinvolto gli attuali clienti di Cegid (per l’Italia erano presenti tra gli altri Benetton, Celio, Swatch e L’Erbolario), che oggi hanno a disposizione una suite completa di soluzioni per la gestione di back office e front office delle catene di vendita, e che possono contare su uno slancio importante della multinazionale nella direzione dei prodotti Software as-a-Service (SaaS). Anche se alcuni clienti storici sono ancora legati alle versioni on-premise.

Una crescita che segue i trend
Al di là degli annunci, “Cegid Connection” è stata l’occasione per rimarcare le tendenze più importanti del mondo retail. Tra queste, sicuramente la sostenibilità e l’inclusività come valori ormai irrinunciabili, l’importanza dei dati per offrire un’esperienza di acquisto sempre più personalizzata, la tracciabilità (abilitata anche dalle tecnologie come blockchain) e la rivoluzione della logistica, indotta anche dalle nuove condizioni geopolitiche. Una rivoluzione che incide sia sulla logistica in ingresso (le materie prime) sia su quella in uscita, mentre le abitudini dei clienti cambiano velocemente e prefigurano scenari come il micro-fullfilment e l’autonomous delivery.

 

Pascal Houillon, Ceo (a sinistra) e Mario Davalli, country manager Sud Europa di Cegid

 

In questo scenario decisamente dinamico, Cegid si mostra altrettanto attiva nel progettare e supportare il cambiamento. “La nostra crescita è costante ed è ugualmente supportata dall’incremento del business per linee interne e acquisizioni”, ha detto il Ceo, Pascal Houillon. “Come nel caso di StorIQ, la nostra strategia è di comprare aziende che crescono più di noi, per dare un ulteriore impulso al nostro già rapido passo. Velocità e omnicanalità sono, infatti, ormai due caratteristiche imprescindibili del retail”.

“Anche per quanto riguarda l’Italia”, ha aggiunto Mario Davalli, country manager Sud Europa di Cegid, “la crescita del business è sensibile. Se fino a qualche anno fa le soluzioni SaaS non venivano prese in considerazione, oggi la richiesta cresce. E vista la sete di know-how che caratterizza i settori del digitale, non possiamo negare che ci sia la volontà di effettuare operazioni di acquisizione anche nel nostro Paese”.

 

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