05/06/2018 di Redazione

Valanga di annunci Apple fra velocità, realtà aumentata e privacy

Alla conferenza Worldwide Developers Conference annunciate le novità di iOS 12, fra cui il supporto alle videoconferenze di gruppo su FaceTime e la promessa di migliori performance di iPhone e iPad. Novità anche per Safari e un nuovo Dark Mode in macOS.

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Continuano a trasformarsi l'anima e il cervello di smartphone, tablet, computer, smartwatch e smart Tv di Apple. È il software il protagonista della Worldwide Developers Conference 2018, o meglio i quattro software con cui la società di Cupertino crea opportunità per 20 milioni di sviluppatori nel mondo: iOS, macOS, watchOS, tvOS. Prodotti che si evolovono in direzioni molteplici, per assecondare esigenze varie di consumatori e aziende: disporre di più sicurezza e privacy, innanzitutto, ma anche poter sfruttare dispositivi sempre più intelligenti e performanti. Ma si è parlato anche della realtà aumentata di ARKit, delle videochat di FaceTime, della navigazione Web di Safari e dell'assistente virtuale Siri.

Intervistato da National Public Radio a margine della conferenza, Tim Cook ieri si è preso la briga di smentire la notizia del New York Times secondo cui Facebook avrebbe condiviso anche con Apple dati personagli degli iscrtti al social network, senza esplicito consenso dei diretti interessati. Nessuna presunta partnership fra i due colossi, a detta dell'aministratore delegato. “Non siamo mai stati nel business dei dati”, ha rimarcato il Ceo, che all'indomani dello scandalo di Cambridge Analytica aveva già avuto modo di sottolineare la propria distanza da questo genere di attività di rastrellamento dati.

Sul palco dell'evento di San Josè, California, Cook ha invece potuto dedicarsi agli annunci di novità e a sottolineare come in dieci anni i software di Apple abbiano garantito agli sviluppatori ben cento miliardi di dollari di guadagni. Cifra tonda per cifra tonda, sono oggi circa 20 milioni di developer attivi nella creazione di applicazioni per gli ambienti operativi della Mela, mentre l'App Store attira 500 milioni di visitatori a settimana.

Piatto forte del menu degli annunci è iOS 12, release già disponibile in beta e programmata per il debutto ufficiale in autunno. Questa versione del sistema operativo per iPhone e iPad (compatibile con gli stessi modelli supportati da iOS 11) promette di rendere più veloci i dispositivi: i tempi di lacio delle app si riducono fino al 40%, quelli di composizione delle parole sulla tastiera del 50%, quelli di funzionamento della fotocamera addirittura del 70%. Memore delle non lontane polemiche sul throttling automatico, Apple ha avuto cura di evidenziare gli incrementi di performance garantiti dal prossimo aggiornamento di iOS sia nei modelli più recenti sia in quelli di generazioni precedenti, fino all'iPhone 6.

Siri, invece, si prepara a diventare più sofisticato. Su iOS 12, infatti, è possibile impostare delle catene di azioni e attivarle attraverso frasi personalizzate (“ShortCuts”). Se, per esempio, l'utente si sta avvicinando a casa dopo una giornata di lavoro, pronunciando la frase scorciatoia può chiedere all'assistente virtuale si eseguire una precisa serie di azioni, per esempio impostare il termostato smart su una data temperatura, riprodurre una playlist musicale sull'autoradio, mandare un Sms a uno o più contatti per avvisarli dell'arrivo e avviare la navigazione Gps verso l'indirizzo di destinazione. Siri, inoltre, può ora fornire dei suggerimenti all'utente consigliando, per esempio, di disattivare la suoneria quando entra al cinema o di inviare un'email ai colleghi se è in ritardo per una riunione.

Con iOS 12 debuttano nuove funzioni di gestione del telefono o tablet: con Screen Time si possono ottenere report settimanali del tempo trascorso usando l'iPhone o l'iPad; con Downtime un genitore può decidere quando il dispositivo del figlio debba spegnersi oni giorno o limitare l'uso di alcune app; con Do not disturb si bloccano le notifiche per un determinato tempo.

 

 

Decisamente più ludiche sono le nuove Memoji, delle emoji di realtà aumentata (simili a quelle lanciate da Samsug, ma più sofisticate) in cui viene ricostruito il volto dell'utente e in cui è anche possibile muovere la bocca ricalcando i reali movimenti della persona. Queste faccine animate possono essere inviate via chat, aggiunte ai selfie o inserite nelle videochiamate di Facetime. Una novità riguarda anche l'applicazione di videochat: è ora possibile includere nelle sessioni fino a 32 partecipanti in contemporanea, a beneficio anche delle riunioni di lavoro a distanza in cui possa esserci la necessità o il piacere di guardarsi in faccia.

Sempre a proposito di realtà aumentata, Apple ha poi presentato la nuova versione del kit di sviluppo software ARKit (ARKit 2, parte dell'anteprima in beta di iOS 12). In essa è contenuto un nuovo formato di immagine 3D, inicato dalla sigla usdz, con cui si possono creare oggetti virtuali a tre dimensioni che vengono inseriti all'interno di pagine Web o applicazioni e poi “piazzati” nel mondo esterno attraverso la fotocamera dello smartphone. È anche possibile condividere tali oggetti 3D attraverso applicazioni come Messages, Safari, Mail, Files e News.

In Safari debuttano alcune caratteristiche a favore di privacy. Un nuovo sistema antitracking consente di impedire il tracciamento dell'attività Web attraverso i pulsanti “like” e le condivisioni sui social o sui siti in cui sia inserito un plugin di un social network. Il browser, inoltre, può memorizzare le password usate sui vari servizi e account online, così da segnalare all'utente eventuali ripetizioni che non giovano alla sicurezza.

 

 

 

Da San Josè sono arrivati anche annunci su watchOS (che si aggiorna alla versione numero cinque), su carPlay (che ora supporta le app di terze parti per la navigazione, come Waze), su tvOS 12 (supporto per l'audio Dolby Atmos). È stata presentata anche l'anteprima di Mac Os Mojave, definito come “il sistema operativo desktop più evoluto al mondo, con nuove funzioni ispitate dai professionisti ma progettate per tutti”: fra le novità, una diversa vista a galleria nel Finder, le stack (gruppi di file “impilati” sulla scrivania, utili per tenere quest'ultima più ordinata e organizzata) e il Dark Mode. Si tratta di una modalità caratterizzata da una palette di colori scuri, che fa andare in secondo piano lo sfondo e i comandi e, per contro, risaltare maggiormente i contenuti delle schede e app in esecuzione.


 

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