23/11/2015 di Redazione

Via libera alle chat tra colleghi, ma solo per parlare di lavoro

Facebook ha pubblicato su Google Play Store l’app Work Chat, che si aggiunge alla piattaforma Facebook at Work svelata lo scorso gennaio. L’applicativo non è altro che una versione leggermente riadattata di Messenger, con cui rimanere in contatto con i co

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A quasi un anno dall’annuncio della versione beta privata, con la release pubblica in dirittura di arrivo, Facebook ha lanciato Work Chat, applicazione di messaggistica per Android che si “accoppia” a Facebook at Work, la versione lavorativa del social network svelata appunto lo scorso gennaio. Il software è già disponibile su Google Play Store ed è praticamente identico a Messenger, tranne ovviamente per un dettaglio: si potrà chattare, inviare documenti e telefonare solo ai colleghi e ad altri professionisti le cui aziende hanno attivato un account con Facebook at Work. Sono messe al bando quindi conversazioni futili e improduttive, con lo scopo di concentrarsi esclusivamente su riunioni e progetti. A quanto riportato nelle scorse settimane da Re/code, il colosso di Menlo Park starebbe per concludere il programma beta, con l’obiettivo di lanciare una versione freemium della piattaforma entro la fine dell’anno.

Attualmente, la versione beta di Facebook at Work sarebbe in test presso un centinaio di aziende, sia negli Stati Uniti che all’esterno del Paese. La sfida di Facebook è diretta ad altri player nel settore della cosiddetta enterprise social collaboration, come Slack, Yammer e Hipchat, che attualmente dominano la scena e offrono un pacchetto di funzionalità ben più ampio di quello del social network blu.

Il punto di forza della creatura di Mark Zuckerberg è sicuramente la familiarità con interfaccia e comandi, che non cambiano nel passaggio dalla versione “classica” a quella lavorativa. Ovviamente i possessori di un account privato, all’atto dell’iscrizione a Facebook at Work, non si vedranno mischiare le proprie informazioni: i dati legati alla vita al di fuori degli uffici, infatti, rimarranno ben separati da quelli professionali.

 

 

Come potrà monetizzare però Facebook questo nuovo servizio? L’invasione massiccia di contenuti sponsorizzati e inserti pubblicitari non pagherebbe. Per questo, sempre secondo Recode, che già a settembre ha intervistato il capo del progetto, Julien Codorniou, l’azienda starebbe pensando a differenti versioni di Facebook at Work, senza avere però ancora ben definito una singola strategia: all’app base gratuita dovrebbe affiancarsi una release con funzionalità extra e analytics incorporati, ma è probabile che ulteriori dettagli arrivino nelle prossime settimane.

 

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