16/06/2022 di Redazione

WithSecure, baluardo per la sicurezza IT delle aziende europee

Al partner meeting mondiale l’azienda finlandese ribadisce il committment al B2B e si pone come attore principale nella lotta al cybercrime, strumento di guadagno ma anche di destabilizzazione economica

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Le aziende vanno protette. Protette dagli attacchi perpetrati a fine di guadagno per l’industria del cybercrime ma, oggi, anche dagli attacchi derivanti da un vero e proprio esercito che si è mobilitato per destabilizzare il substrato economico dei Paesi che si oppongono all’invasione russa dell’Ucraina. Azioni particolarmente sotto osservazione da parte della finlandese WithSecure, il brand che da qualche mese rappresenta lo spin off orientato all’utenza B2B dello storico marchio di cybersecurity F-Secure, la quale ha recentemente chiamato a raccolta a Helsinky una rappresentanza dei propri partner a livello mondiale per condividere questo momento in cui la sicurezza IT diventa vera e concreta difesa. 
 
WithSecure e la necessità di una sicurezza europea
 
E la Finlandia in questo contesto si sente decisamente in prima linea per creare e mantenere una fiducia nella digital society che si sta sviluppando in Europa. Oltre che a essere particolarmente predisposta e “allenata”, vista la recrudescenza degli attacchi cyber avuti dal momento in cui è stata annunciata la volontà del paese di entrare nella Nato, con un aumento esponenziale delle attività rilevate di spionaggio e di cyberwar. 
 
WithSecure si candida quindi a fare della Finlandia un Paese leader nella cybersecurity, contribuendo a quella sovranità tecnologica europea che diventa essenziale quando si attivano attacchi geopolitici in grado di aggredire i mercati di tutto il mondo.
 
Una sicurezza sempre più as-a-service
 
Secondo WithSecure l’industria della cybersecurity deve cambiare, deve essere agile e puntare ai servizi, da qui la trasformazione in una “security as a service company”, con un portfolio cloud native in continua crescita e in continuo aggiornamento dati i continui attacchi che si rilevano, al punto che il software WithSecure viene aggiornato in media una ventina di volte al giorno.
 
Consapevole, comunque, che si tratta di un mercato che è enorme e frammentato, e che nessun vendor è in grado di coprire tutto. Serve integrazione, cooperazione, nella logica di una vera e propria co-security. Anche perché l’evoluzione delle tecnologie e del loro impiego, viaggia ad altissima velocità. 
 

Mikko Hypponen, fondatore di F-Secure

Nel prossimo futuro si andrà sempre di più verso un approccio alla tecnologia basato sui servizi con device sempre più veloci, performanti, capienti e disponibili a costi sempre più bassi, gratuiti, veri e propri strumenti abilitanti a tutta una serie di servizi, completi e complessi” dichiara Mikko Hypponen, fondatore di WithSecure e, ancor prima, di F-Secure, che fa notare come soltanto a partire dal 2000 “siano successe talmente tante cose, dalle migliori alle peggiori, con Internet che è diventato il veicolo più importante per la comunicazione, il business e la fruizione di servizi ma, allo stesso tempo, sia anche diventato tra i pericoli maggiori, contribuendo a portare la distribuzione del crimine in tutte le parti del mondo. Ma del resto non si può fare a meno della tecnologia. Come l’energia elettrica è oggi fondamentale, senza la quale nessun Paese può sopravvivere, domani la stessa cosa sarà per Internet, e la mancanza di connessione porterebbe a effetti simili a quelli della mancanza di elettricità. E sono proprio i Paesi più avanzati tecnologicamente ad essere i più dipendenti dalla connettività”. 
 
Il pericolo che arriva dall’essere connessi
 
Oggi qualsiasi device è connesso e si nutre delle ultime tecnologie, dai pc, cellulari, elettrodomestici, auto. E chi è connesso è potenzialmente esposto ad attacchi, il cui unico fine è il guadagno. E i soldi rappresentano una grande motivazione per il cybercrime, il quale investe grandi quantità di denaro e sviluppa elevate competenze, al pari, se non oltre, le aziende legali. 
 
Personale altamente specializzato viene impiegato per fare penetration test nelle aziende – fa notare Hypponen -, ma nulla ci garantisce che questo non possa essere allettato, un giorno, a passare al cybercrime, al nemico, come anche gli esperti che stanno iniziando a specializzarsi in Intelligenza Artificiale e Machine Learning, anche’essi possono essere attratti da guadagni strepitosi offerti dalla malavita. E infatti si iniziano a vedere campagne di attacchi fatti con AI per entrare nei network aziendali e infettarli per sfociare in ransomware e ottenere riscatti in denaro.
E l’unica cosa che può fermare una Intelligenza Artificiale cattiva, è una Intelligenza Artificiale buona. Per questo fin dal 2005 già in F-Secure abbiamo iniziato a integrare l’AI, portandoci ad avere visibilità di quello che succede, nei nostri client, server, e device connessi, per intercettare comportamenti normali e distinguerli da quelli che normali non sono”. 
 
I pareri a caldo dei partner italiani
 
Messaggi, previsioni, tendenze nel mondo della cybersecurity e dei pericoli crescenti he deve contrastare che, dicevamo, sono stati condivisi con partner provenienti da tutto il mondo. Nutrito il gruppo di partner provenienti dall’Italia. ICT Business Ecosystem ha avuto l’occasione di raccogliere le sensazioni e i commenti di alcuni di loro.
In un articolo che verrà pubblicato nei prossimi giorni ve li presenteremo, insieme alle loro opinioni riguardo al mercato della security e al rapporto che li lega a WithSecure. 

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