Prende corpo la strategia di Yahoo in merito ai brand Yahoo e Aol. Ieri vi avevamo parlato dell’imminente nascita di Oath, una newco attiva nei servizi digitali che avrebbe dovuto fondere le due società acquisite di recente dall’operatore statunitense. In realtà, a quanto si apprende da un sito andato live da poche ore, non sarà proprio così. Verizon ha di fatto confermato la nascita di Oath, ma in una mail esplicativa inviata a The Verge ha puntualizzato che il nuovo marchio fungerà da “casa” per ospitare anche Yahoo e Aol. Una sorta di umbrella branding che conterrà non solo queste due realtà, ma tutta la galassia di servizi e aziende possedute dalla telco. Si va quindi dall’Huffington Post a Techcrunch, passando per Flickr, Brightroll, Alto, Flurry, Moviefone e così via.
Ovviamente, saranno della partita anche le singole divisioni di Yahoo, tra cui Mail, News e Sports. In tutto si contano oltre 25 marchi improntati su media e tecnologia, con una platea potenziale di un miliardo di utenti in tutto il mondo. Al momento le novità sono queste. Sul sito Verizon ha scritto che “il divertimento vero inizierà in estate”.
Tim Armstrong, Ceo di Aol, ha spiegato in un’intervista a Bloomberg di trovarsi in un’ottima posizione per “inaugurare quella che diventerà la più grande casa di brand fidati e riconosciuti nello spazio digitale”. Una scommessa ambiziosa, quella del principale operatore statunitense, che sta cercando di offrire servizi che vadano oltre la mera connettività telefonica e l’accesso al Web.
Sfruttando gli asset digitali (e pubblicitari) di Yahoo e Aol, sicuramente i due marchi principali di Oath, abbinati a una base clienti di oltre 140 milioni di persone, Verizon potrebbe essere pioniera in questo nuovo processo di digitalizzazione.