24/11/2025 di Valentina Bernocco

Il gemello digitale immersivo di Dassault porta le aziende nel futuro

L’innovazione dei 3D Univ+rses, raccontata dall’amministratore delegato italiano Uberto Arcangeli.

(Immagine editata con l'AI)

(Immagine editata con l'AI)

Non solo gemelli digitali, non solo realtà virtuale, non solo intelligenza artificiale. Esistono mondi, virtuali ma legati al reale, in cui queste diverse dimensioni (e tecnologie) si sovrappongono. Sono l’ultima frontiera tecnologica di Dassault Systèmes, chiamata 3D Univ+rses e annunciata lo scorso febbraio insieme a una collaborazione con Apple, centrata sui visori Vision Pro. La novità è rivolta ai circa 350mila clienti della piattaforma 3DExperience di Dassault, molti dei quali posizionati nel settore manifatturiero e nell’aerospaziale, ma anche all’ambito della sanità, dei trasporti, delle infrastrutture critiche, dell’urbanistica e altro ancora.

Con i 3D Univ+rses è possibile creare gemelli virtuali di qualsiasi sistema più o meno complesso, traducendoli in ambienti interattivi, fruibili in modo più tradizionale attraverso uno schermo o in modalità più immersiva, con lo spatial computing dei Vision Pro. I visori di Apple, rispetto a quelli della concorrenza, consentono un’interazione più complessa perché si usano a mani libere, senza telecomandi, agendo attraverso  la direzione dello sguardo e i gesti. A seconda del tipo di applicazione o del contesto, si possono attivare esperienze totalmente immersive o più “trasparenti”, con vista sull’ambiente circostante.

Pensiamo per esempio, nell'industria, a una catena di montaggio: il gemello digitale permette di simulare un intervento di manutenzione mentre la linea è attiva, per verificare che lo si possa svolgere davvero, senza problemi e senza interrompere la produzione. Ma Dassault propone anche soluzioni specifiche per il settore della sanità, per l’energia, le infrastrutture critiche e le smart city. Tutti i sistemi complessi si prestano a diventare digital twin immersivi: l’allestimento dell’interno di un aereo, una rete elettrica, un’infrastruttura stradale, un farmaco in fase di sperimentazione, un network di logistica, una supply chain, un punto vendita. E ancora, simulazioni di inondazioni, incendi, energia, mobilità, rumore, verde pubblico, temperature e persino di epidemie.

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L’era della generative economy

“Siamo partiti da un'economia basata su prodotti e servizi di massa, dove l'ottimizzazione della produzione avveniva principalmente con la riduzione del consumo di risorse”, ha spiegato Umberto Arcangeli, volto di italiano di Dassault da 13 anni, prima come vice president sales e dal 2022 come amministratore delegato. “Siamo poi passati a un'economia dell'experience, in cui il prodotto viene ritagliato intorno al cliente. La experience economy, unita all'economia della sostenibilità, va a confluire nella generative economy”. Un concetto, quest’ultimo, già teorizzato dagli analisti e che Dassault intende come un’economia che “ha come fonte di alimentazione principale la conoscenza, il know-how e l'expertise”, ha illustrato Chiara Bogo, strategy & marketing senior director di Dassault Systèmes.  “Il virtual twin generativo permette di capire come funzionerà il prodotto una volta finito, quale sarà l'esperienza di chi lo utilizzerà nel mondo reale. 3D Univ+rses va oltre il virtual twin, con esperienze generate dall'AI su dati del mondo reale, arricchiti dalla proprietà intellettuale e del know-how dell'organizzazione”.

Il software di 3D Univ+rses è stato testato con una cinquantina di diversi Large Language Model e funziona nativamente su Mistral. La scelta francese non è puro patriottismo, ma “garantisce la sovranità europea dal punto di vista tecnologico, quindi non solo dei dati”, ha precisato Arcangeli. I 3D Univ+rses poggiano sull’infrastruttura cloud di Dassault, ma sono possibili diverse modalità di implementazione, anche on-premise, su cloud privato o su tenant riservato al cliente all'interno di un cloud pubblico. 

Proprietà intellettuale da valorizzare e proteggere

Rispetto ad altre piattaforme e soluzioni di realtà aumentata o virtuale, utili per attività di manutenzione di impianti, test, simulazioni o training, Dassault sottolinea molto l’aspetto della proprietà intellettuale e del suo ciclo di vita. “Nell'economia generativa noi vogliamo collegare materiali, progettazione, catena di fornitura e di distribuzione, integrando i virtual twin con il concetto di cycle of life”, ha detto Arcangeli. “Abbiamo l'ambizione e la ferma convinzione di poter creare gemelli virtuali per qualsiasi cosa, che possano essere messi al servizio di chiunque. Ci basiamo su 40 anni di storia e di proprietà intellettuale maturata lavorando con e per clienti leader di diversi settori di mercato, per poter mettere a disposizione delle rappresentazioni che chiamiamo generative experience”.

Nell’idea di Dassault, i 3D Univ+rses sono al servizio delle aziende ma anche delle persone che ci lavorano. “Il modo in cui si lavora sicuramente deve cambiare”, ha ammesso Arcangeli. “Vogliamo, con questa tecnologia, aumentare la loro autonomia e permettere loro di dedicarsi ad attività a maggior valore aggiunto, lasciando all'AI quelle che possono essere automatizzate”. La necessità di cambiare, in molti casi, le vecchie abitudini e modalità di lavoro è un ostacolo? Talvolta, ma si può superare. “Non proponiamo strumenti usa e getta, ma strumenti che solitamente diventano pervasivi nelle aziende”, ha sottolineato Arcangeli. “Ciò significa che spesso bisogna ripensare i processi aziendali. La principale obiezione che sentiamo è: ‘Ho sempre fatto così, perché dovrei cambiare?’”. 

L’approccio di Dassault Systèmes è pragmatico: proporre un proof-of-concept che dimostri le capacità della soluzione, per sgombrare gli eventuali dubbi. In determinati settori, inoltre, le aziende sono già partenza più predisposte a investire in tecnologie abilitanti, hanno capito che è necessario farlo. “Su questo punto, penso, rispetto ad altri Paesi siamo più avanti: lo spirito imprenditoriale italiano fa ancora la differenza”, ha osservato Arcangeli.

Chiara Bogo, strategy & marketing senior director di Dassault Systèmes

Chiara Bogo, strategy & marketing senior director di Dassault Systèmes

Umberto Arcangeli, amministratore delegato di Dassault Systèmes

Umberto Arcangeli, amministratore delegato di Dassault Systèmes

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