29/11/2023 di redazione

AI, una priorità per i dirigenti d’azienda ma servono competenze

Una ricerca di Ibm evidenzia che per il 97% dei dirigenti d’azienda italiani l’intelligenza artificiale può migliorare la capacità decisionale.

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L’intelligenza artificiale generativa è una priorità per i dirigenti d’azienda, anche quelli italiani. A dirlo è lo studio "Leadership in the Age of AI", sponsorizzato da Ibm e condotto da Censuswide intervistando 1.633 manager di livello senior di aziende italiane, francesi, spagnole, tedesche, svedesi e britanniche di dimensioni medie e grandi (da oltre 500 dipendenti), appartenenti a 15 settori di mercato. I dirigenti mostrano non solo un vago interesse, ma concrete intenzioni di adottare l’AI generativa in azienda, qualora non sia già accaduto.

L’81% dei dirigenti italiani intervistati ha già adottato o intende adottare tecnologie di GenAI nel breve termine (un anno), anche per soddisfare una volontà espressa da dipendenti, membri del consiglio di amministrazione e investitori.  La quasi totalità, il 97%, riconosce il potenziale dell'AI generativa per migliorare la capacità decisionale (la media dei sette Paesi presi in considerazione è 95%).

Altro fattore di spinta per l’AI generativa è il desiderio di modernizzare e migliorare l'efficienza operativa dell’azienda (citato dal 48% dei dirigenti italiani, versus il 45% emerso come media), automatizzando le attività di routine e liberando tempo e risorse per quelle a valore aggiunto. Inoltre non pochi dirigenti pensano che l’AI sia utile per migliorare l'esperienza del cliente (45% per i leader italiani, versus 43% di media dei sette Paesi) e per aumentare le vendite (38% in Italia, in linea con la media generale).

“Questa ricerca mostra che vi è la percezione di un reale senso di opportunità nei board delle aziende europee”, ha commentato Stefano Rebattoni, amministratore delegato di Ibm Italia. “Si tratta di una percezione particolarmente forte in Italia, dove la maggior parte delle imprese è già pronta a cogliere le opportunità offerte dall’AI per raggiungere nuovi traguardi di crescita. In particolare, ora che l’AI generativa, basata su Foundation Model, rende più veloce e semplice l'adozione dell'intelligenza artificiale da parte delle aziende anche di piccole e medie dimensioni, finora frenate dagli alti livelli di costo e competenze necessarie. Vedere l'AI generativa in cima alle priorità dei Ceo italiani per il 2024 non rappresenta una sorpresa”.

Regole, etica e competenze

Trattandosi di un tecnologia in divenire, che ha importanti implicazioni di etica e responsabilità e che sarà soggetta a nuove regole (a cominciare da quelle dell’AI Act europeo), l’adozione dell’intelligenza artificiale richiede particolari attenzioni. Il 90% degli intervistati italiani afferma di avere una buona conoscenza del contesto normativo, ma solo il 53% ha le idee chiare su che cosa significhi per la propria azienda. Oltre alle regole da rispettare e alle loro implicazioni, un’altra sfida (identificata come la più importante) è quella di utilizzare l’AI in modo etico e inclusivo, e a seguire viene segnalata la necessità di assumere talenti specializzati e sostenere i relativi costi. Il 97% dei dirigenti italiani intende adottare misure che garantiscano un livello di competenze adeguato.

"L'AI è il punto di svolta definitivo”, ha dichiarato Ana Paula Assis, presidente e general manager Emea di Ibm. “Un potente catalizzatore con il potenziale di promuovere un progresso globale trasformativo. E la sua rapida ascesa sta dando all'Europa, che ospita sette dei dieci Paesi più innovativi al mondo, la possibilità di svolgere un ruolo di primo piano. Ma questo non rende i leader aziendali ciechi alle sfide. Governance, etica e sicurezza sono al centro delle preoccupazioni dei C-level, impegnati ad adottare l'AI in modo sicuro e responsabile. È una responsabilità che coinvolge ogni aspetto delle aziende, dai propri dati alle persone che ne fanno parte, fino all’organizzazione nel suo complesso. E il successo richiede un cambiamento organizzativo a cui pochi sono preparati".

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