24/01/2025 di redazione

Aws entra nel Polo Strategico Nazionale con 80 servizi per la PA

Dopo Google, Microsoft e Oracle, ora c'è anche Amazon Web Services tra i fornitori del Psn, l'infrastruttura di data center sicuri per la Pubblica Amministrazione.

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Viene spesso definito come il “cloud italiano”, ma il Polo Strategico Nazionale (Psn) ospita molta tecnologia estera. La rete di infrastrutture che ospita e ospiterà i dati e processi della Pubblica Amministrazione, con garanzie di sicurezza, resilienza e sovranità, si apre ora ai servizi di Amazon Web Services (Aws), il primo operatore hyperscaler di cloud pubblico al mondo. L’azienda ha fatto sapere di aver perfezionato l’accordo per il suo ingresso nel progetto, fatto che “segna un passo significativo nell’ampliamento del catalogo servizi cloud sicuri” del Psn, a detta di Amazon.

“Entrando nel progetto, Aws “sosterrà il Polo nel ruolo di partner chiave nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, offrendo infrastrutture tecnologiche avanzate e servizi cloud che rispondono alle esigenze di efficienza, sostenibilità e innovazione”, ha fatto sapere l’azienda .In linea con la Convenzione firmata con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Aws diventa quindi il quarto fornitore di servizi cloud associato al Psn, dopo Microsoft, Google e Oracle. Si completa, così, l’offerta di “Secure Public Cloud” del Polo Strategico Nazionale, un’offerta che assicura la residenza dei dati sul territorio italiano. 

Le Pubbliche Amministrazioni aderenti al Psn potranno d’ora in poi accedere a più di ottanta servizi cloud localizzati nella Region italiana di Aws e messi in sicurezza utilizzando chiavi di crittografia del Psn.

 L’infrastruttura del Polo Strategico Nazionale è gestita dall’omonima società per azioni partecipata da Tim, Leonardo, Cdp Equity e Sogei. “Ad oggi oltre 470 Pubbliche Amministrazioni hanno scelto di migrare sul cloud di Polo Strategico Nazionale”, ha dichiarato Emanuele Iannetti, amministratore delegato. “Di queste, oltre 450 hanno già avviato il processo di migrazione dei servizi su infrastrutture cloud, circa 320 hanno migrato almeno un servizio e più della metà risultano totalmente migrate. Oltre 130 amministrazioni sono relative a ospedali e Asl: anche questo è un dato molto rilevante”.

Amazon Web Services, intanto, ha già annunciato di voler investire in Italia oltre 1,2 miliardi di euro nei prossimi cinque anni per espandere la propria infrastruttura cloud e i servizi ancorati alla Regione Aws Europa di Milano. L’azienda prevede che l’investimento aiuterà a creare 5.500 posti di lavoro entro il 2029. 

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