22/09/2023 di Redazione

Cisco e Salesforce tra le migliori aziende in cui lavorare in Europa

Il settore dell’informatica è protagonista tra i piani alti della classifica Best Workplaces in Europe 2023 di Great Place to Work. Oltre a stipendi e benefit, cresce l’importanza delle relazioni.

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Cisco e Salesforce sono, in Europa, le migliori aziende informatiche in cui lavorare. Inoltre figurano, considerando  tutti i settori, nella top-10 delle organizzazioni multinazionali che offrono le migliori condizioni e opportunità ai propri dipendenti. La nuova, appena pubblicata, classifica “Best Workplaces in Europe 2023” complilata da Great Place to Work elenca nell’ordine Dhl Espress (società di logistica), Abbvie (farmaceutico), Hilton (alberghiero), Cisco, Salesforce, Striker (dispositivi medicali), Teleperformance (società informatica e di consulenza che si occupa di business process automation e analytics), Hilti (prodotti per l’edilizia), Cadence (software e progettazione elettronica) e Novo Nordisk (farmaceutico). Come si nota, l’information technology è protagonista nei piani alti della classifica, che comprende in tutto 150 aziende. 

 

Lo studio ha valutato (nelle quattro categorie: multinazionali, grandi, medie e piccole imprese) come “migliori” le aziende i cui dipendenti ricevono un miglior trattamento economico e migliori opportunità, ma non solo: sono stati considerati anche i valori immateriali. Il principale indicatore preso in considerazione nell’analisi è un “indice di fiducia” che include temi come credibilità, rispetto, equità, spirito di squadra e orgoglio. Inoltre elementi che qualificano positivamente un’azienda sono i benefit riconosciuti ai collaboratori, la redistribuzione equa dei profitti realizzati dall’organizzazione, l’adeguatezza dello stipendio, l’offerta di corsi professionalizzanti, il coinvolgimento diretto dei dipendenti da parte della direzione nelle decisioni riguardanti l’ambiente di lavoro, la possibilità per tutti di poter ottenere speciali riconoscimenti e la capacità della direzione manageriale di assegnare i giusti ruoli.

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“Il ranking dei 150 migliori ambienti di lavoro in Europa, secondo il parere espresso da oltre un milione di persone, conferma, ancora una volta, la centralità del fattore umano per lo sviluppo del business aziendale”, ha commentato afferma Alessandro Zollo, Ceo di Great Place to Work Italia. “Le aziende che sono riuscite ad entrare in questa esclusiva classifica hanno saputo lavorare sull’equità delle retribuzioni, uno dei temi più delicati del mondo del lavoro di oggi, oltre che sulla percezione di condivisione della ricchezza generata dall’azienda e sulla restituzione, attraverso i benefit, di quella parte dello stipendio che l’inflazione galoppante ha inevitabilmente eroso”. 

Il punteggio, espresso in percentuale, dell’indice di fiducia è risultato essere il 90% nella media delle 150 migliori aziende europee, ovvero nove collaboratori su dieci hanno fiducia nella propria azienda e vengono ricambiati. La media generale delle aziende europee è invece del 52%, quella delle italiane è appena il 44%. “Sapere che queste aziende riescono a dare e ricevere fiducia da nove collaboratori su dieci, mentre la media europea è del 52% e quella italiana del 44%, è insieme disarmante ed eccitante”, ha commentato Zollo. “C’è tanto lavoro da fare ma, come si diceva in un famoso film di Mel Brooks, si può fare”.

In Europa, l’Italia è al quinto posto (a pari merito con Irlanda, Spagna e Svizzera) per numero di aziende premiate, il 6%, dietro a Francia (10%), Gran Bretagna (9%), Germania e Turchia (7%). Due aziende italiane, Sorgenia e Illimity, figurano rispettivamente al 13° e al 29° posto tra le 50 Best Large Companies europee, mentre altre due, Bending Spoons e Reverse, si pianno rispettivamente al 12° e al 38° nella lista delle 50 Best Medium Companies. C’è invece solo Accuracy, al decimo posto, tra le aziende italiane premiate nella categoria delle 25 Best Small Companies. Per quanto riguarda le multinazionali, nello stilare la classifica sono state prese in considerazione le filiali locali e qui l’Italia si difende con 12 sedi presenti nel ranking, ovvero quelle di DHL Express, AbbVie, Hilton, Cisco, Salesforce, Stryker, Teleperformance, Cadence, SC Johnson, Sopra Steria, Kiabi, Admiral Group (ConTe.it), WL Gore, Bacardi e Bristol-Myers Squibb.

(In apertura, immagine di pch.vector su Freepik)

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