04/09/2018 di Redazione

Controlli ancora più accurati con il sensore “passivo” di Qualys

Il nuovo Passive Network Sensor, combinato agli altri sensori dell'azienda, assicura un monitoraggio completo di tutta la rete, senza punti chiechi, e con analisi in tempo reale.

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Sensori, analisi in tempo reale e risposta alle eventuali minacce: sono gli ingredienti di base di quella che Qualys definisce come la sua “cloud platform”, un'offerta di monitoraggio e protezione delle reti informatiche, accessibile da browser attraverso una console personalizzabile. Questa offerta si arricchisce di un nuovo elemento chiamato Passive Network Sensor: un sensore “passivo”, come recita il nome, che registra senza interruzioni il traffico di rete e permette di eseguire analisi in tempo reale.

L'intento di Qualys è quello di permettere ai suoi clienti (aziende o Managed Security Service Providers) di eseguire scansioni continue delle proprie infrastrutture It, dalle risorse fisiche agli ambienti cloud e container, avendo visibilità immediata e in tempo reale sul traffico e sugli eventi, a beneficio della sicurezz e della compliance. Le dashboard accessibili via browser sono dinamiche e personalizzabili. Le soluzioni di Qualys eseguono circa tre miliardi di controlli all'anno sui dispositivi dei clienti, analizzando tutte le modifiche attraverso i cluster Kafka e indicizzando oltre 250 miliardi di security data point nei cluster Elasticsearch.

A tutto ciò si aggiunge ora il Passive Network Sensor: combinato con altri sensori, questo elemento permette di eliminare qualsiasi punto cieco e integra nativamente nella Cloud Platform funzionalità di analisi di rete. Le soluzioni di Qualys, inoltre, eseguono attività di inventario e classificazione delle risorse It, sincronizzazione bidirezionale con i database Cmdb, rilevamento degli asset compromessi e controllo degli accessi alla rete. Si pensa anche alle infrastrutture composte da dispositivi connessi non gestiti, come quelli di Internet of Things (IoT) e Operational Technology (OT), infrastrutture solitamente molto estese nello spazio e difficili da controllare. I sensori passivi, infatti, permettono di individuare e profilare risorse che per qualsiasi ragione non possono essere analizzate o monitorate attivamente tramite gli agenti cloud, come le apparecchiature industriali e i dispositivi IoT e medici.

 

 

 

La Digital Transformation è diventata essenziale per le aziende che vogliono rimanere competitive”, spiega Philippe Courtot, presidente e Ceo di Qualys, “e l'integrazione della sicurezza nei processi rappresenta l’unico approccio valido: aggiungerla a cose fatte non è più un’opzione plausibile” “L'integrazione nativa delle funzionalità di analisi di rete tramite la nostra Cloud Platform potenzia questa idea. I clienti ottengono, per la prima volta, una visibilità completa e immediata sugli ambienti IT ibridi”. Il Passive Network Sensor è ora proposto in versione beta, mentre la disponibilità generale è attesa per i primi mesi del 2019.


 

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