24/08/2023 di Redazione

Google potenzia controlli Zero Trust e crittografia in Workspace

Nuovi controlli per gli amministratori dell’ambiente di produttività in cloud di Google, oltre a crittografia lato client estesa e migliore sovranità digitale.

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Controlli Zero Trust, anche basati su intelligenza artificiale, capaci di garantire una maggiore sicurezza a dati e attività aziendali anche in contesti di smart working: questa l’ultima novità di Google Workspace, l’ambiente di produttività e collaborazione in cloud della società di Mountain View. La piattaforma premium già si differenziava da Google Drive per caratteristiche aggiuntive di controllo e sicurezza, ma ora è stata potenziata ulteriormente da questi punti di vista. E i miglioramenti riguardano soprattutto, ma non solo, Gmail.

In Workspace debuttano, innanzitutto, tre tipi di controlli Zero Trust. Il primo è la classificazione basata su AI per i file archiviati su Drive cioè una funzione (personalizzabile) che permette di etichettare e catalogare automaticamente i file creati ex novo e quelli già presenti. In secondo luogo, gli amministratori di Workspace possono impostare nuovi criteri per la prevenzione della perdita di dati (Data Loss Prevention, Dlp) in Gmail: se, per esempio, un dispositivo non è aggiornato o se la sua posizione geografica è sospetta, l’utente non potrà condividere contenuti sensibili su Drive. Terza novità in ambito Zero Trust sono i controlli Dlp contestuali su Gmail, gli stessi già precedentemente disponibili in Google Chat e Chrome.

La seconda area di potenziamento è quella che Google chiama sovranità digitale (digital sovereignty). La crittografia lato client (client side encryption, Cse) è stata migliorata con il  supporto delle applicazioni per smartphone in Google Calendar, Gmail e Meet, con la possibilità adottarla come impostazione predefinita in alcune strutture aziendali, con il supporto dell'accesso ospite in Meet, il supporto dei commenti in Docs e la possibilità per gli utenti di visualizzare, modificare o convertire i file di Microsoft Excel.

Inoltre le aziende possono scegliere il sito di archiviazione dei propri dati “a riposo”, e prossimamente (entro la fine dell’anno) anche il luogo di elaborazione (Stati Uniti oppure Unione Europea) dei covered data. Inoltre possono archiviare una copia dei dati di Workspace in un Paese a loro scelta.

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Il terzo ambito di potenziamento è la difesa dalle minacce, dove sono state introdotte alcune novità e in particolare due. I meccanismi di difesa basati su AI sono stati estesi a Gmail per proteggere in automatico azioni sensibili come il filtraggio o l'inoltro delle email. Inoltre da c’è l’obbligo di verifica a due fattori per alcuni account amministratore, ovvero quelli delle aziende che rivendono Workspace e delle società clienti di grandi dimensioni. Ulteriori dettagli sulle novità di Google Workspace in questa pagina.

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