Il mercato delle infrastrutture aziendali e, in particolare, delle reti, è fra quelli che in questi ultimi mesi sta mostrando il maggior dinamismo in termini di consolidamento. Se in autunno Cisco aveva provveduto ad annunciare l’acquisizione di Splunk per 28 miliardi di dollari, la risposta è ora arrivata da Hpe, che ha confermato di aver definito un accordo per assicurarsi Juniper Networks, per una cifra stimata sui 14 miliardi di dollari (con un premio superiore al 40% sulla capitalizzazione dell’azienda prima del rialzo seguito ai rumors delle ultime ore).
Di fatto, l’operazione sancisce l’esistenza di un duopolio nel mondo del networking enterprise. Cisco rappresenta la leadership, ma questa nuova acquisizione rende Hpe un concorrente più forte, dopo che un passo importante era stato già compiuto nel 2015 con l’integrazione di Aruba Networks (ma va ricordata anche 3Com, in un passato più lontano). Il valore della transazione è decisamente importante e supera persino quello di 10,3 miliardi di dollari, investiti da una Hp ancora unificata per portarsi a casa Autonomy, in quella che poi si rivelò un’integrazione molto difficoltosa.
Oltre a vendere hardware di rete, soprattutto router e switch di fascia alta, Juniper ha sviluppato anche Mist Systems e la correlata piattaforma Mist AI, che si pone in antagonismo diretto a Cisco Meraki, ma invero anche ad Aruba Edge, già nel portafoglio di Hpe. La gamma dell’azienda si è notevolmente ampliata nel tempo, in direzioni come la sicurezza e il software-defined networking. Qualche tempo fa, si era completata l’acquisizione di Apstra, per fornire una versione enterprise del sistema operativo di rete open source Sonic, nonché una piattaforma AIOps per automatizzare la gestione delle risorse del data center.
Una partita importante si andrà a giocare nei mesi a venire propri sulla capacità di sfruttare concretamente il potenziale dell’intelligenza artificiale. Antonio Neri, Ceo di Hpe, aveva centrato il suo intervento al Discover Europe di Barcellona proprio su questo tema, sottolineando come l’adozione soprattutto dell’AI generativa stia avvenendo una velocità mai vista prima. È assolutamente chiaro come il networking stia diventando sempre più importante nei data center e centrale per l’uso efficiente dell’elaborazione e dello storage. La rete rappresenta ormai circa il 20% del costo di un moderno cluster AI e non è improbabile un aumento della percentuale, poiché la bassa latenza e la larghezza di banda diventano sempre più rilevanti.