Già nel 2022 si era parlato della possibile acquisizione di Splunk da parte di Cisco, ma ci è voluto oltre un anno per vederne la concretizzazione. Alla fine, l’accordo è stato trovato e l’operazione costerà al big californiano del networking la bellezza di 28 miliardi di dollari, ovvero 157 dollari per azione (con un premio equivalente al 31% sulla più recente quotazione).
Si torna ai grandi investimenti sul mercato, dunque, per un’azienda già artefice in passato di importanti e onerose acquisizioni. Tuttavia, questa è decisamente la più importante della storia, se si pensa che Scientific Atlanta fu comprata nel 2005 per 7 miliari di dollari e, più recentemente, nel 2021, Acacia Communication è costata 4,5 miliardi.
Chuck Robbins, Ceo di Cisco, ha chiarito lo scenario che ha portato al compimento dell’operazione: “La combinazione delle due aziende creerà una delle più grandi società di software al mondo”. Splunk oggi è una realtà in piena mutazione. Nata e cresciuta nel campo dei big data, da qualche anno è in corso una virata verso l’osservabilità e la sicurezza. Promettente appare soprattutto il primo ambito, nel quale rientrano piattaforme dedicate allo sfruttamento di log, metriche, eventi e tracce per scoprire eventuali problemi prima che portino a un’interruzione dei servizi in locale o sul cloud. Anche Cisco aveva fin qui affrontato in proprio questo tema con l’offerta Fso (Full Stack Observability), che combinava componenti ricavate dalle acquisizioni di AppDynamics e ThosandEyes con le soluzioni Calisti e Panoptica.
Robbins non ha chiarito i dubbi degli analisti sulla sovrapposizione delle rispettive offerte, un prezzo giudicato troppo elevato e i rischi di ostacoli da parte delle autorità in sede di approvazione, ma ha preferito puntare sul rafforzamento nella cybersecurity: “Dalla detection % response alla previsione e prevenzione dei rischi, contribuiremo a rendere le imprese di ogni dimensione più resilienti”. In effetti, il 2023 di Cisco è molto focalizzato sulla sicurezza, dove sono arrivate altre acquisizioni, come ArmorBlox (piattaforma di rilevazione delle minacce), Oort (gestione delle identità), Valtix e LightSpin (entrambe specializzate nella cloud security).