Dopo i droni, i fattorini robot: potrebbe essere questa la prossima innovazione dell’e-commerce di Amazon. Secondo una fonte confidenziale del sito di The Information, l’azienda di Seattle starebbe lavorando allo sviluppo di software per robot umanoidi e autonomi nei movimenti, che potrebbero, in futuro, occuparsi delle consegne. I robot potranno viaggiare a bordo dei furgoni elettrici Rivian usati per le consegne, con in mano i pacchetti da recapitare al domicilio del cliente.
Amazon sarebbe impegnata solo nella messa a punto del software, con l’idea di utilizzare hardware di terze parti. Sempre a detta della fonte anonima, a San Francisco, in uno dei suoi uffici, l’azienda starebbe ultimando la costruzione di un “centro di addestramento” per i robot: uno spazio grande quanto una caffetteria, in cui sono stati allestiti percorsi a ostacoli con siepi, gradini, marciapiedi, per mettere alla prova le capacità di percezione dell'ambiente esterno e l'autonomia nel movimento dei robot.
Quanto dovremo aspettare per sentir suonare alla porta un robot con in mano un pacco di Amazon? Per i droni-fattorino, dall’incubazione dell’idea al lancio del servizio, ci sono voluti più di dieci anni. Dopo la fase ricerca e sviluppo e le attese per ottenere dalla Federal Aviation Administration statunitense il permesso di realizzare voli di prova, si è arrivati al lancio del servizio Amazon Prime Air nel 2022, comunque ancora limitati a sole due aree residenziali negli Stati Uniti, in Texas e in Arizona. I primi test nei cieli italiani, più precisamente nell’area di San Salvo (Chieti), si sono svolti a fine 2024.
Un drone, modello MK30, di Amazon Prime Air (Immagine: Amazon)
Per i robot le tempistiche potrebbero essere molto più rapide. Innanzitutto, perché non sono coinvolti enti di aviazione che devono concedere permessi e perché non sono implicati particolari rischi per la sicurezza. Inoltre si parte da esperienze e tecnologie già consolidate in Amazon, come i robot autonomi utilizzati per movimentare merci nei magazzini.
L’azienda, inoltre, come altre Big Tech oggi sta investendo massicciamente in intelligenza artificiale e ha recentemente creato nel proprio laboratorio di Sunnyvale un team dedicato all’Agentic AI. Dalle dichiarazioni e dalle demo mostrate questa settimana, si evince che il primo utilizzo interno riguarderà la gestione dei magazzini, ma niente esclude che anche i robot-fattorini siano coinvolti. “Lo sviluppo del nostro framework di Agentic Ai rappresenta un passaggio fondamentale nella robotica”, si legge in una nota diffusa da Amazon. “Al posto di robot rigidi e specializzati, stiamo creando sistemi che possono ascoltare, capire e agire su comandi in linguaggio naturale, trasformando i robot da magazzino in assistenti flessibili, dalle molte abilità”.