Prima di impostare un percorso aziendale costruito sui valori Esg, è importante esaminare attentamente il proprio modello di business e analizzare più da vicino le singole aree in termini di sostenibilità, sotto ogni profilo: dall'efficienza economica ai processi aziendali, fino alla compatibilità climatica. Negli acquisti, ad esempio, questo significa ridisegnare la supply chain per far sì che sia resiliente agli eventi futuri imprevedibili. Una checklist, per mettere a fuoco lo stato attuale e quello desiderato, diventa fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di Esg aziendali. Ecco, dunque, gli elementi che è bene considerare.
Il primo passo consta nell’identificare il Corporate Purpose, che rappresenta lo scopo più alto di ogni azienda, va oltre il semplice orientamento alla massimizzazione dei profitti e si declina anche nel contributo che ogni impresa può apportare alla società. E se molte aziende non sanno a che punto sono in termini di sostenibilità, una valutazione attenta permette di identificare, misurare e valutare l'impatto potenziale dei diversi approcci alla sostenibilità e di identificare le aree di miglioramento.
A questo si aggiunge la necessità di contemplare e implementare un piano di resilienza a supporto delle strategie di Esg, che risulta essenziale perché promuove i processi e la creazione di valore a lungo termine, integrando la sostenibilità aziendale con la capacità di adattarsi alle sfide presenti e future. Allo stesso modo, si definiscono misure concrete e piani di investimento per mitigare i rischi ambientali e legati alla transizione energetica e alla digitalizzazione, oggi sempre più rilevanti.
Daniele Civini, head of sales di Jaggaer Italia
Non va poi trascurato l’impatto che i criteri di sostenibilità hanno sulle decisioni aziendali, sempre più orientate a processi di produzione sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico, alla riduzione degli sprechi, all’uso di materie prime e fonti di energia rinnovabili e al miglioramento delle catene di approvvigionamento. Inoltre, essi contribuiscono a promuovere valori di giustizia e inclusione sociale.
Il sourcing sostenibile è fondamentale per le aziende che vogliono dimostrare un impegno verso un mondo sempre più green e per ridurre la footprint delle loro attività sulla società e sull'ambiente. Un'azienda sostenibile preferirà fornitori impegnati nella protezione dell'ambiente, che adottano anch’essi pratiche di produzione a basso impatto ambientale, con l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile o che riducono l'uso di materiali dannosi. Un sourcing sostenibile include anche considerazioni sociali ed etiche, ossia la selezione e la preferenza per fornitori che rispettino i diritti dei lavoratori, promuovendo pratiche etiche lungo la catena di approvvigionamento.
La sostenibilità gestita in modo intelligente consente alle aziende di ridurre la dipendenza da un singolo fornitore o una singola regione, riducendo così il rischio di interruzioni nella catena di approvvigionamento e migliorando la resilienza dell'azienda. Ma se i C-level, come il Chief Executive Officer e il Chief Operating Officer, possono ritenersi soddisfatti dei processi attuali, i dipartimenti delle Operation, che si occupano in modo diretto e pratico dei task legati all'erogazione del servizio, spesso hanno una percezione diversa, che non soddisfa i requisiti di sostenibilità imposti dallo scenario attuale.
Non a caso, infatti la sostenibilità riguarda tutta l’organizzazione. I cambiamenti significativi e sostenibili in azienda devono essere intrapresi a tutti i livelli, da tutte le funzioni aziendali e da tutti i dipendenti che hanno un ruolo centrale e attivo nell’attuazione del cambiamento sostenibile. Un fattore di successo cruciale per i progetti sostenibili è proprio il coinvolgimento, da subito, di tutte le parti interessate, rompendo il modo di agire in silos per ideare in modo trasversale nuove soluzioni innovative e sostenibili.
Gli acquisti hanno un peso di rilievo per l'intera azienda da cui dipendono le decisioni future. Oggi, il dipartimento Procurement può essere definito come il “custode” della sostenibilità in quanto tra i suoi compiti c’è anche quello dare visibilità e priorità a tematiche importanti come la sostenibilità e la tutela delle risorse. Un punto di partenza obbligato, che deve prevedere un allineamento tra le strategie di procurement e di business, con l’obiettivo di intraprendere intenti comuni di sostenibilità.
Infine, una volta creato un piano di sostenibilità, è necessaria una comunicazione efficace verso tutti i reparti dell'azienda e gli stakeholder sulle azioni sostenibili attuate. Le aziende che attribuiscono grande importanza alla sostenibilità, infatti, risultano più attrattive per gli investitori, i quali sostengono sempre più imprese che pensano con responsabilità al futuro, ma anche per i nuovi talenti e clienti, anch’essi sempre più orientati a scegliere organizzazioni che agiscono in modo sostenibile.
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