Nuovi licenziamenti in vista per migliaia di dipendenti di Amazon e di Google. Il 2024 non si è aperto nel migliore dei modi per chi lavora in alcune delle divisioni e società controllate dai due colossi di Seattle e di Mountain View. E i nuovi tagli in arrivo non sono che il proseguimento di un lungo periodo di razionalizzazione del personale e ottimizzazione dei costi iniziato nel 2022 per aziende come Amazon e Alphabet, ma anche Microsoft, Meta, Salesforce, Twitter, Zoom, PayPal, Netflix Spotify, per citarne alcune. In molti casi i licenziamenti non sono il segno di un generale cattivo andamento del business, quanto di una strategia che privilegia le aree più in crescita (e in particolare l'intelligenza artificiale) a discapito di quelle meno performanti.
Amazon questa settimana ha comunicato ai dipendenti l’intenzione di tagliare “numerose centinaia” di posti di lavoro nelle divisioni Prime Video ed Mgm Studios, oltre che in Twitch, la piattaforma di video streaming acquisita nel 2014). Stando alle indiscrezioni di Forbes, che ha visionato questa comunicazione interna, nella sola Twitch sono previsti 500 tagli ovvero il 35% dell’attuale staff.
Gli interessati saranno informati questa settimana e riceveranno una liquidazione o benefici di prepensionamento in base a quanto previsto su base nazionale, nonché supporto per il ricollocamento in altre aziende. Il senior vice president della divisione video e streaming di Amazon, Mark Hopkins, nella lettera spiega che la scelta è frutto della valutazione di “quasi ogni singolo aspetto” delle operazioni di Amazon. Nell’ultimo anno la società ha cercato di offrire più “film, programmi televisivi ed eventi sportivi live in modo personalizzato e facile da fruire”. Questo porterà l’azienda a ridurre o interrompere alcuni investimenti, per focalizzarsi su altri.
Nel corso del 2023 Amazon ha lasciato a casa più di 27mila collaboratori, sebbene stia proseguendo con le campagne di assunzioni in aree diverse da quelle colpite dai tagli. Nei soli Stati Uniti la società si è impegnata ad assumere 100mila veterani di guerra e coniugi di veterani entro la fine dell’anno.
Più a sud di Seattle, in California, Alphabet ha annunciato il licenziamento di centinaia di dipendenti su diverse aree del business, tra cui la domotica (le divisioni Voice Assistant e Nest), la realtà aumentata e i dispositivi indossabili (Pixel Watch e Fitbit, società produttrice di smartwatch acquisita tre anni fa per 2,1 miliardi di dollari). I cofondatori di Fitbit, James Park ed Eric Friedman, sono tra i molti pronti a lasciare l’azienda. Ma saranno impattati anche centinaia di ingegneri e informatici del team di ingegneria centrale.
“Nella seconda metà del 2023, alcuni nostri team hanno introdotto delle modifiche per diventare più efficienti e lavorare meglio e per allineare le proprie risorse alle maggiori priorità di offerta”, ha dichiarato un portavoce di Google a Reuters. “Alcuni team continueranno con questo genere di modifiche organizzative, che includono su scala globale la cancellazione di alcuni ruoli". Un anno fa Alphabet aveva annunciato il taglio di 12mila posti di lavoro, equivalenti al 6% dell’organico.
(In apertura: immagine generata dall'AI)