29/11/2024 di redazione

Ovhcloud punta sull’Italia con una nuova “region” super sicura a Milano

Sarà completata entro il 2025 la prima Regione 3-AZ italiana, per offrire servizi IaaS e PaaS a bassa latenza e su tre zone di availability.

(Immagine: Ovhcloud)

(Immagine: Ovhcloud)

Continuano gli investimenti dei grandi operatori cloud in Italia. Ma a mettere risorse nel nostro Paese, proponendo offerte di “cloud sovrano”, non è solo la triade degli hyperscaler statunitensi, cioè Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud: c’è anche la francese Ovhcloud. In occasione del summit aziendale in corso a Parigi è stata annunciata, fra le altre cose, l’apertura entro la fine del 2025 della prima Regione 3-AZ italiana, ubicata a Milano.

All’interno della rete di Ovhcloud, le regioni “3-AZ” (lanciate un anno fa e inizialmente proposte solo in Francia) hanno particolari caratteristiche di prestazioni e garanzie di continuità: usano una rete indipendente, a bassa latenza, e si compongono di tre availability zone, anch’esse indipendenti l’una dall’altra e distanziate di circa 30 chilometri. 

La futura Regione 3-AZ di Milano ospiterà i servizi infrastrutturali (IaaS) e di piattaforma (PaaS) del public cloud dell’operatore francese, tra cui Compute, Storage, DBaaS, Managed Kubernetes, Managed Rancher, e altri. Oltre all’espansione pianificata in Italia, Ovhcloud sta anche valutando di aprire cinque ulteriori Regioni 3-AZ tra Europa, Nord America e Asia.

Che l’operatore francese stesse scommettendo sull’Italia era già chiaro: la scorsa primavera è stata inaugurata una Local Zone a Milano. Fondate sulla tecnologia di Gridscale, azienda acquisita da Ovhcloud nel 2023, le Local Zone servono da base per l’erogazione di servizi di data center “locali”, che possono rispondere a necessità di compliance e residenza dei dati. Attualmente sono disponibili nel mondo 16 Local Zone, ma Ovhcloud conta di attivare a 42 già entro agosto 2025, per arrivare a poi a un centinaio entro la fine del 2026.

“Con 1,6 milioni di clienti e un fatturato che si avvicina al miliardo di euro per l’anno finanziario 2024, Ovhcloud è diventata una forza dominante nel cloud, sia in Europa sia a livello internazionale”, ha detto Benjamin Revcolevschi, amministratore delegato dell’azienda ufficialmente in carica da circa un mese (era entrato lo scorso maggio come deputy Ceo). “Siamo orgogliosi di aver sviluppato soluzioni ad alte prestazioni, affidabili e sostenibili che soddisfano le esigenze di un numero sempre crescente di clienti. La nostra roadmap per il 2025 punta a mettere a disposizione nuove soluzioni Public Cloud, a consolidare la nostra offerta Private Cloud e sostenere ulteriori investimenti in soluzioni all’insegna della sovranità”.

Tra le altre novità, Ovhcloud ha annunciato che nei prossimi mesi l'offerta Bare Metal verrà ampliata per includere i nuovi processori Amd Ryzen serie 9000 basati sull'architettura Zen5. Inoltre, i processori Amd Epyc di quinta generazione consentiranno configurazioni con 384 core fisici per U e fino a 18.000 core per rack, per un costo/core sempre più competitivo e per una migliore scalabilità. 

Nell’ambito dell’iperconvergenza, Ovhcloud lancia in public cloud la sua soluzione basata su Vmware Cloud Foundation (Vmf), mentre in un secondo tempo arriveranno offerte di questo prodotto anche in cloud privato e dedicato. Non manca in catalogo la controparte, ovvero la soluzione di Nutanix, ora disponibile su una maggiore varietà di server dedicati (e qualificati Nutanix) tra cui scegliere, per casi d'uso come il disaster recovery e la migrazione di carichi di lavoro.

Altra novità riguarda i servizi per l’AI generativa: dopo mesi di test, è ora disponibile a livello globale AI Endpoints, una piattaforma serverless che dà accesso on-demand a una serie di modelli di intelligenza artificiale (Large Language Model, modelli per la traduzione, il riconoscimento vocale e il riconoscimento di immagini). Debutterà prossimamente, invece, l’offerta di server basati sulla Gpu Instinct MI325X di Amd, adatta per la creazione di contenuti e gli LLM. La piattaforma Nvidia H200 NVL, inoltre, sarà presto disponibile anche come istanza public cloud insieme alla Gpu Nvidia Blackwell disponibile in PoD.

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