Ovhcloud inaugura la sua prima “local zone” italiana per offrire servizi cloud a bassa latenza e con la garanzia di residenza dei dati entro i confini nazionali. Come anticipato alla stampa lo scorso febbraio, la multinazionale francese ha avviato una Public Cloud Local Zone a Milano, la prima in Italia, dopo le recenti inaugurazioni di due zone di disponibilità in Francia e in Belgio.
Al pari dei grandi hyperscaler, in particolare Microsoft e Aws, anche Ovhcloud sta facendo investimenti per rendere più capillare la propria rete di data center in modo da erogare servizi cloud “nazionali”, allineati a esigenze di compliance e sovranità dei dati. Target di clientela privilegiati, in questo senso, sono le aziende della Pubblica Amministrazione, le banche e in generale le società di servizi finanziari.
Ciò che distingue Ovhcloud dagli hyperscaler americani è, naturalmente, suo essere europeo e dunque soggetto alle norme del Gdpr in materia di trattamento dei dati, sovranità digitale e sicurezza. Oltre ai vantaggi di sovranità dei dati, che restano regolamentati dalle normative e leggi italiane, i clienti della Local Zone di Milano avranno il vantaggio di una latenza inferiore, nell’ordine del millisecondo.
"La disponibilità odierna della Local Zone di Milano segna una data fondamentale negli investimenti di Ovhcloud in Italia”, ha commentato John Gazal, vicepresidente Sud Europa e Brasile della società. “D'ora in poi i clienti italiani potranno usufruire della Local Zone per contare su servizi ancora più sicuri, veloci ed efficienti per supportare il business a livello locale e la trasformazione digitale nell'ecosistema tecnologico italiano”.
La società francese sta proseguendo nella strategia delle “local zone” anche grazie alla tecnologia di Gridscale, società tedesca acquisita l’anno scorso, che ler permette di erogare servizi cloud locali senza dover costruire o acquistare data center: è sufficiente, per Ovh, disporre di un’infrastruttura limitata all’interno di centri di colocation. L’avvio di nuove “local zone” richiede, quindi, investimenti e tempi di realizzazione ridotti.
La Local Zone di Milano eroga già da ora servizi cloud di calcolo, storage a blocchi e networking, compreso l'IP pubblico locale. A questa offerta si aggiungeranno gradualmente, nei prossimi mesi, altre funzionalità, tra cui l’Object Storage e il Managed Rancher Service per la gestione Kubernetes multi-cloud. La nuova Local Zone è certificata ISO/IEC 27001, integrata dai requisiti ISO/IEC 27017 specifici per la sicurezza dei servizi cloud e ISO/IEC 27018 per la protezione dei dati personali.