12/02/2024 di redazione

Per l’AI servono competenze e Google ci mette 25 milioni di euro

La nuova AI Opportunity Initiative prevede corsi di formazione in presenza e online e la fornitura di strumenti e servizi alle startup in Europa.

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Per l’intelligenza artificiale servono competenze nuove, tecnologiche e non solo. Un ritornello che ultimamente echeggia in molte ricerche e analisi sul tema. La notizia è che Google investirà 25 milioni di euro per favorire lo sviluppo di competenze in intelligenza artificiale in Unione Europea attraverso la AI Opportunity Initiative. Un nuovo programma di formazione, coinvolgimento e supporto tecnologico, che prende le mosse dalla precedente iniziativa Grow with Google, lanciata nel 2015 e focalizzata, più in generale, sullo sviluppo di competenze digitali. A detta di Google, in questi otto anni circa ha toccato oltre 12 milioni di persone residenti in Europa.

Il nuovo programma si svilupperà su tre linee d’azione. La prima: corsi di formazione e reskilling per i “gruppi vulnerabili”, come le categorie professionali che hanno perso o rischiano di perdere il lavoro. Google collaborerà con associazioni e società no-profit per erogare corsi in lingua locale su “aziende selezionate”. La seconda linea d’azione è la fornitura di strumenti tecnologici e servizi alle startup che possano “usare l’AI per risolvere le maggiori sfide della società in campo sanitario, nell’istruzione e nella cybersicurezza”. Al momento è già stata aperta la candidatura per le startup operanti nell’ambito sanitario con il bando Growth Academy: AI for Health.

Il terzo filone sono corsi di formazione sulle competenze di base in AI, aperti a tutti e declinati in 18 lingue. A margine di ciò, l’azienda aggiungerà nuove risorse all’esistente programma dei Google Career Certificates, con cui è possibile ottenere certificazioni professionali in seguito a una frequenza di qualche mese (da tre a sei).

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Matt Brittin, presidente Emea di Google, ha sottolineato che oggi il mondo della tecnologia è davanti a un punto di svolta e che l’azienda è intenzionata a fare la propria parte “lavorando con i governi dell’Unione Europea, la società civile, il mondo accademico e le aziende”, per consentire all’intelligenza artificiale di essere una forza trasformativa ma anche responsabile, sicura e accessibile a tutti.

I 25 milioni di euro della  AI Opportunity Initiative non sono una somma indifferente, che però scompare in confronto all’investimento da un miliardo di dollari recentemente annunciato da Alphabet per la costruzione di un nuovo data center alle porte di Londra, a Waltham Cross. Di certo stimolare le competenze sull’AI è un’operazione non solo benefica, con cui Google potrà creare terreno fertile per la vendita dei propri servizi e tecnologie nelle aziende, istituzioni e scuole europee. Intanto i progressi tecnologici vanno avanti: la multinazionale di Mountain View ha appena realizzato l’aggiornamento di Bard, ora ribattezzato Gemini, portando migliori capacità di “ragionamento” nella propria applicazione alternativa a ChatGpt.

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