15/09/2023 di Redazione

Pubblicità su Whatsapp o app in abbonamento? Meta smentisce

La società di Menlo Park nega la possibilità di un debutto degli annunci pubblicitari nell’applicazione. Ma secondo fonti confidenziali l'idea è stata almeno discussa.

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Anche Whatsapp potrebbe, un domani, inserire nell’applicazione degli annunci pubblicitari, come già fanno i social network di Meta? L’idea non è accampata, considerando che per l’utente l’advertising è spesso il prezzo da pagare per poter usare liberamente un servizio digitale, come la posta elettronica o altre applicazioni cloud, senza dover sottoscrivere alcun abbonamento. Ma nel caso di Whatsapp, strumento che richiede velocità e agilità di utilizzo, la presenza di annunci pubblicitari non richiesti potrebbe diventare una reale intralcio e spingere gli utenti verso altre soluzioni.
 

E infatti Meta, o così pare, non vuole azzardare una mossa simile. Dopo le indiscrezioni riportate dal Financial Times riguardo al possibile debutto degli annunci pubblicitari su Whatsapp, l’azienda di Menlo Park ha smentito. “La storia è falsa. Non lo faremo”, ha detto senza mezzi termini Will Cathcart, responsabile di Whatsapp, con un cinguettio su X (la ex Twitter).

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Va detto che il Financial Times si era espresso in toni possibilistici, sostenendo (in base alla soffiata di “tre persone informate sui fatti”) che Whatsapp stesse “esplorando” la possibile aggiunta degli annunci pubblicitari, nel tentativo di incrementare i ricavi della piattaforma. E l’idea avrebbe suscitato reazioni avverse all’interno dell’azienda stessa.
 

Le fonti confidenziali sostengono che si sia discusso anche sulle modalità, e un’ipotesi sarebbe stata quella di mostrare gli annunci pubblicitari all’interno della lista di contatti nella schermata della chat. E la discussione avrebbe coinvolto non solo i tecnici e gli sviluppatori ma anche alcuni dirigenti aziendali, perché evidentemente c’è in gioco il rischio di allontanare gli utenti dalla piattaforma. Un’altra possibilità al vaglio, secondo due delle persone, è l’imposizione di un costo di abbonamento ma anche in questo caso all’interno di Meta molti sarebbero contrari. 

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