Broadcom confida nella ulteriore crescita di domanda di chip per l’intelligenza artificiale, e si dichiara ottimista per il futuro. Colosso dell'hardware infrastrutturale e dei semiconduttori, ma anche del software per la virtualizzazione e la gestione degli ambienti di cloud ibrido (grazie all’acquisizione di Vmware), l’azienda californiana ha annunciato i risultati del secondo trimestre dell’anno fiscale 2025, chiuso al 4 maggio, e i numeri sono buoni: i ricavi del periodo, 15 miliardi di euro, sono in crescita del 20% rispetto all’analogo trimestre del 2024, ma soprattutto l’utile netto superiore a 4,96 miliardi segna un incremento del 135% anno su anno. Bene anche sul fronte della liquidità, con un flusso di cassa libero pari a 6,4 miliardi di dollari nel trimestre (+44%).
Ad alimentare il giro d’affari ci sono soprattutto gli acquisti di semiconduttori fatti dai grandi cloud provider, oggi molto impegnati nel potenziamento dei propri data center. Accanto alle Gpu ottimizzate per l’intelligenza artificiale, dove Nvidia è protagonista, c’è anche necessità di componenti per il networking, come il velocissimo switch Tomahawk 6 (che fissa un nuovo record di trasferimento dati a 102,4 Tbps) appena presentato da Broadcom. L’azienda è anche impegnata a progettare circuiti integrati custom per clienti come OpenAI e Google.
“Broadcom ha ottenuto un secondo trimestre da record, grazie alla continua spinta per le soluzioni semiconduttori e Vmware. “I ricavi dell’AI nel secondo trimestre sono cresciuti del 46% anno su anno, superando i 4,4 miliardi di dollari, grazie a una solida domanda per il networking per l’intelligenza artificiale”, ha dichiarato il president e Ceo, Hock Tan. “Ci attendiamo che la crescita di ricavi dei semiconduttori per l’AI acceleri nel terzo trimestre, fino a 5,1 miliardi di dollari, dandoci il decimo trimestre consecutivo di crescita, mentre i nostri partner hyperscaler continuano a investire”.
I numeri del primo trimestre non hanno però impressionato gli investitori, e nell’extended trading il titolo Broadcom (che dall’inizio dell’anno ha guadagnato circa un 12% di valore) è sceso del 4%. Per la domanda di semiconduttori che abilitano i workload di intelligenza artificiale, evidentemente, ci si aspettava ancora di più, in base al contesto di mercato e, per esempio, ai risultati dell’ultima trimestrale di Nvidia.
L’azienda di Palo Alto guarda comunque con ottimismo al futuro. Per il terzo trimestre l’outlook di Broadcom fissa a 15,8 miliardi di dollari i ricavi previsti (sarebbe un +21% anno su anno), valore al di sopra dei 15,71 miliardi stimati dagli analisti del London Stock Exchange.