03/02/2022 di Redazione

Scivolone di fine anno per Meta, Facebook soffre la competizione

Nel quarto trimestre del 2021 la società di Menlo Park ha visto calare per la prima volta l’utenza media giornaliera delle proprie piattaforme. Colpa di TikTok.

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Il cammino che porta al metaverso e alla trasformazione dell’esperienza dei social network sarà più accidentato del previsto per Meta. L’azienda che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp ha chiuso un anno fiscale di crescita in termini di ricavi, + 37% rispetto al 2020, con un giro d’affari superiore a 117,9 miliardi di dollari, e anche gli utili netti sono saliti quasi della stessa misura (+35%), per un valore di 39,37 miliardi di dollari. L’utenza attiva su base giornaliera lo scorso dicembre è stata di 1,93 miliardi di persone, corrispondenti a una crescita del 5% rispetto al dicembre 2020.

 

Tutto bene, dunque? No, perché il quarto trimestre dell’anno, i cui numeri sono stati comunicati ieri agli investitori, ha segnato un arretramento degli utili dell’8% nel confronto anno su anno. Il percorso dei ricavi resta in positivo, ma con un rallentamento della crescita: +20%, contro il +37% dell’intero 2021. In parte ha pesato l’incremento delle spese, lievitate dai circa 53,3 miliardi di dollari del 2020 (di cui 15,3 miliardi nell’ultimo trimestre) ai 71,17 miliardi di dollari dell’anno scorso (21,08 miliardi nei soli mesi di ottobre, novembre e dicembre). Inoltre continua ad avere una influenza negativa il cambio delle politiche di iOS, che ha reso più complessa la tracciabilità degli utenti e dunque la possibilità di personalizzare le campagne pubblicitarie.

 

“Dal punto di vista delle impression”, ha dichiarato il direttore finanziario di Meta, Dave Wehner, “ci aspettiamo che proseguano i venti contraria sia per la crescente competizione per il tempo degli utenti sia per lo spostamento del coinvolgimento, all’interno delle nostre app, verso contenuti video come Reels, che sono meno monetizzabili dei Feed e delle Storie”.


Più della contrazione dei profitti, ciò che appare preoccupante - e che ha causato un crollo del titolo FB in Borsa del 23% nelle contrattazioni afterhours - è il calo di popolarità delle piattaforme di Meta. Se è vero che l’utenza media giornaliera è cresciuta anno su anno (quarto trimestre 2021 versus quarto trimestre 2020), d’altra parte è diminuita trimestre su trimestre a dispetto della stagionalità. Il numero degli utenti medi giornalieri è passato dagli 1,93 miliardi di persone di luglio-settembre agli 1,929 miliardi di ottobre-dicembre.

(Fonte: Meta)

 


Sembrerebbe poca cosa, ma non lo è: dalla sua nascita 18 anni fa non era mai accaduto (nemmeno nel turbolento periodo dello scandalo Cambridge Analytica) che Facebook registrasse da un trimestre all’altro una diminuzione dell’utenza media giornaliera. A dispetto dei numeri, nella dichiarazione preconfezionata di Mark Zuckerberg si parla di “trimestre solido” e si sposta l’attenzione sul futuro. “Sono incoraggiato dai progressi fatti nell’ultimo anno in una serie di importanti aree di crescita, come Reels, l’e-commerce e la realtà virtuale, e continueremo a investire in queste e in altre priorità cruciali nel 2022, lavorando alla costruzione del metaverso”, ha dichiarato il Ceo. 

I Reels, d’altra parte, sono stati la risposta di Instagram e di Facebook alla concorrenza di TikTok, piattaforma che ha fin da subito puntato su forme di comunicazione “leggera”, rapida e dinamica. La “crescente competizione” per conquistarsi il tempo delle persone, di cui parla Wehner nella sua dichiarazione scritta, è un implicito riferimento. In conferenza telefonica con gli analisti, Zuckerberg è stato più esplicito, ammettendo che “le persone hanno molte scelte su come passare il tempo, e applicazioni come TikTok crescono molto rapidamente”. 

 

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