03/03/2025 di redazione

Tempi lunghi per la fabbrica Intel in Ohio, serviranno cinque anni in più

L’impianto di produzione di semiconduttori di New Albany entrerà in attività non prima del 2030, anziché nel 2025 come inizialmente pensato.

Un rendering del progetto di New Albany (Immagine: Intel)

Un rendering del progetto di New Albany (Immagine: Intel)

La travagliata storia dell’impianto di produzione di chip di Intel in Ohio ha un altro capitolo: l’azienda ha fatto sapere che la fabbrica attualmente in costruzione a New Albany entrerà in funzione non prima del 2030, forse nel 2031. Un ritardo di almeno cinque anni, quindi, rispetto all’iniziale obiettivo di apertura nel 2025. 

I lavori avevano già dovuto attendere lo sblocco dei finanziamenti governativi del Chips Act. Ora, invece, la tabella di marcia è cambiata di riflesso alle dinamiche del mercato semiconduttori e anche alle necessità di gestione del capitale di Intel. L’azienda attraversa una fase delicata, dopo le dimissioni di Pat Gelsinger dal ruolo di Ceo, e si è recentemente vociferato di una possibile vendita a Broadcomm e a Tsmc.

Un gesto di responsabilità

Lo spostamento della deadline al 2030 è dovuto alla necessità di “gestire il capitale in modo responsabile”, ha detto Naga Chandrasekaran, general manager di Intel Foundry Manufacturing. “Stiamo adottando un approccio prudente per garantirci di completare il progetto in modo finanziariamente responsabile”.

L’azienda ha dato la notizia un po’ tra le righe, in mezzo a una comunicazione più ampia in cui si dettagliano i progressi del cantiere di New Albany. Lo stato attuale è frutto di oltre 6,4 milioni di ore lavorate: sono state installate le tubature sotterranee ed è cominciata la costruzione dell'edificio principale. A questo primo impianto dovrà poi seguirne un secondo.

Un fotogramma del video pubblicato da Intel

Un fotogramma del video pubblicato da Intel

L’impatto sul territorio

L’azienda si aspetta che la fase iniziale del progetto possa creare tremila posti di lavoro dentro alla stessa Intel e settemila esternamente, nel settore edile, oltre a supportare la creazione di “decine di migliaia di ulteriori posti di lavoro a lungo termine nell’ampio ecosistema di fornitori e partner”. Accanto ai 28 milioni di dollari necessari per il campus, Intel si è anche impegnata a investire altri 100 milioni di dollari collaborando con il sistema scolastico per la formazione di nuovi professionisti e il supporto ad attività di ricerca sui semiconduttori.

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