17/05/2022 di Redazione

Tiscali sarà una digital company, con Davide Rota alla guida

In attesa della annunciata fusione, arriva il cambio della guardia in Tiscali. Renato Soru diventa presidente. Massimo Arciulo resta alla guida di Linkem.

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Davide Rota, fondatore e amministratore delegato di Linkem, è stato nominato amministratore delegato di Tiscali. Una nuova nuova tappa verso il completamento del piano industriale delle due società, dopo l’annuncio dell’accordo di fusione dato a fine 2021 e dopo la recente approvazione delle rispettive assemblee degli azionisti. Dall’integrazione del ramo retail di Gruppo Linkem all’interno di Tiscali nascerà il principale operatore di telecomunicazioni italiano nel segmento degli accessi ultrabroadband con tecnologie Fwa (Fixed Wireless Access) ed Ftth (Fiber To The Home), con un market share stimato intorno al 19%. Alla chiusura dell’operazione, prevista per luglio di quest’anno, Linkem sarà l’azionista di maggioranza di Tiscali, con una quota del 62%.

Già amministratore delegato e fondatore di Linkem, Davide Rota (nella foto in apertura) assume quindi anche il comando di Tiscali. Il fondatore e amministratore delegato dell’azienda sarda, Renato Soru, passa invece al ruolo di presidente. Linkem Spa, invece, passa sotto la guida esclusiva di Massimo Arciulo, che lo scorso marzo era stato scelto come co-Ceo per affiancare Rota.

È con molta emozione che annuncio  la mia nuova carica di amministratore delegato di Tiscali”, ha dichiarato Rota. “Si tratta di un cambiamento importante a livello personale e  professionale. Vent’anni dopo aver fondato Linkem mi trovo di nuovo ad affrontare una sfida totalizzante, in cui credo tanto fortemente da aver investito in azioni della nuova Tiscali un valore  coerente con il compenso netto che ci si attende sarà deliberato per il mio nuovo incarico. Il mio obiettivo, condiviso dal Cda e dal Presidente Renato Soru che ringrazio per avermi dato fiducia, è  quello di trasformare Tiscali in una vera e propria Digital Media Company. Abbiamo un solido  posizionamento nell’offerta di servizi di telecomunicazione, un portale che genera 230 milioni di pagine e oltre nove milioni  di visite uniche al mese, un ecosistema di startup impegnate nello sviluppo di servizi smart per le  comunità del futuro e nella realizzazione di modelli di partenariato pubblico privato, nonché un data center proprietario per offrire servizi alle imprese. Grazie ai nostri talenti e al nostro continuo  investimento sullo sviluppo di nuove competenze siamo pronti per questa rivoluzione”.

Nella sua dichiarazione, Soru ha invece ricordato gli ultimi tre anni di lavoro a capo di Tiscali (azienda che aveva lasciato una prima volta nel 2004, per poi tornare a guidarla nel 2019) e gli sforzi di ottimizzazione dei costi e di rinnovamento dell’offerta. “Il nostro obiettivo”, ha spiegato Soru, “era di rimettere maggiormente in  equilibrio i conti, rinnovare l’offerta, indirizzare la società sui nuovi servizi in cloud e infine rafforzarla  con una operazione di consolidamento. Questi risultati sono stati raggiunti e l’integrazione con  Linkem, oltre al raddoppio del fatturato e al miglioramento dei dati economici e finanziari, porta con  sé anche l’arrivo di nuovi importanti azionisti di controllo, capaci di garantire la futura crescita della società”. 

 

Renato Soru, presidente di Tiscali


A fusione terminata, Tiscali proporrà un’offerta integrata di servizi di linea fissa, mobile e 5G e diventerà il quinto operatore del mercato della telefonia fissa in Italia e il primo per quanto riguarda la banda ultralarga basata su tecnologie Fwa ed Ftth. La società ha fatto sapere di voler sfruttare le opportunità del Pnrr valorizzando “molteplici sinergie” e creando “servizi ad alto valore aggiunto in grado di  soddisfare le crescenti esigenze dei cittadini, delle comunità e dei territori”.

 

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