14/04/2025 di Redazione

Windows Recall: il ritorno dopo mesi di polemiche e test

Dopo quasi un anno di ritardi, test intensivi e accese discussioni, Windows Recall è finalmente pronto a fare il suo ingresso ufficiale nel mondo aziendale e professionale.

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Microsoft ha recentemente reso disponibile l’app Windows Recall nel canale Release Preview di Windows 11, segnale inequivocabile che il lancio è ormai imminente, probabilmente entro le prossime settimane di maggio. Questo passo segna la fine di una lunga fase di affinamento, cominciata con l'annuncio iniziale della funzionalità e proseguita con un ripensamento sostanziale dettato da importanti preoccupazioni legate a privacy e sicurezza.

Niente più esclusiva Snapdragon e apertura totale al mondo Copilot+

Originariamente destinata a un’esclusiva temporanea per i dispositivi dotati di processore Snapdragon, la distribuzione di Recall sarà ora estesa a tutta la famiglia di PC Copilot+. Microsoft ha deciso di abbandonare il modello a rilascio differenziato, optando per una disponibilità uniforme che possa coprire un pubblico ampio sin dal principio. Questa scelta mira a rafforzare l’impatto di Recall come elemento chiave dell’ecosistema Windows, in particolare nei contesti professionali dove la continuità e l’accesso immediato alle informazioni rappresentano un vantaggio competitivo importante.

Sfruttando l’unità di elaborazione neurale (NPU) integrata nei PC Copilot+, infatti, Recall registra in locale "istantanee" dell'attività dell'utente, consentendo un recupero intelligente di contenuti, documenti e pagine visualizzate. Il punto di forza risiede proprio nella capacità di far riemergere informazioni anche quando l’utente non ricorda con precisione dove e quando le ha incontrate. Una funzione che promette di ridefinire l'efficienza lavorativa quotidiana, riducendo il tempo speso nella ricerca di contenuti e migliorando la continuità operativa.

Sicurezza e privacy: il punto di svolta nella riprogettazione

Al lancio, Windows Recall è stato etichettato, senza tanti complimenti, come “un incubo per la privace”. Microsoft ha incassato il colpo, rimesso mano al progetto e, dobbiamo ammettere, sembra averlo fatto seriamente, presentando una “confezione” di Recall che sembra aver tenuto conto molto bene degli iniziali timori per la sicurezza dei dati dando all’utente un elevato livello di controllo. La crittografia avanzata e l’integrazione con Windows Enhanced Sign-In Security assicurano che solo il proprietario del dispositivo, autenticato tramite account Microsoft e Windows Hello, possa accedere ai dati. Recall è inoltre opzionale in ogni sua parte: può essere disattivato o rimosso in qualunque momento, sottolineando l’approccio "opt-in" adottato da Microsoft per evitare qualsiasi imposizione non gradita.

Un’anteprima che sembra piacere

Anche se il rilascio ufficiale manterrà l’etichetta di “anteprima” per un certo periodo, l’applicazione appare già solida e matura. I feedback che si trovano in Rete dagli utenti Windows Insider sembrano molto positivi e il monitoraggio dei commenti da parte del team di sviluppo ha permesso di risolvere le criticità più urgenti, rendendo Recall uno strumento integrabile già da subito nei flussi di lavoro esistenti. Sembra che i più soddisfatti siano i professionisti e manager che gestiscono quotidianamente un’enorme quantità di informazioni.

Come abbiamo detto, le prime reazioni al lancio di Recall furono fortemente critiche, ma l’approccio trasparente adottato da Microsoft ha contribuito a riequilibrare le cose. L’azienda ha chiarito che le istantanee non vengono caricate sul cloud e che tutti i dati rimangono protetti sul dispositivo. Questa trasparenza, unita all’impegno nel garantire la privacy, sembra che abbia permesso di recuperare la fiducia traballante che aveva caratterizzato il primo incontro con Recall. Attediamo di poterlo provare nella sua versione “di lancio” per apprezzarne i miglioramenti e soppesarne l’effettiva utilità nei compiti quotidiani.

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