26/11/2025 di Valentina Bernocco

Workday si muove tra crescita, sovranità e un’acquisizione

Insieme a novità di prodotto e di ecosistema, arriva l’annuncio dell’accordo per l’acquisizione di Pipedream e della sua piattaforma per l’integrazione di agenti AI.

Tempo di novità per Workday, multinazionale specializzata in sofware per la gestione delle risorse umane e della contabilità: annunci arrivati dalla conferenza “Workday Rising Emea 2025”, in scena pochi giorni fa a Barcellona, e dalle comunicazioni sul bilancio dell’ultimo trimestre fiscale. E c’è anche la notizia di un’acquisizione, o meglio di un accordo definitivo che porterà entro i prossimi due mesi (prima di fine gennaio 2026) a incorporare in Workday la californiana Pipedream, un’azienda specializzata in strumenti di sviluppo per l’Agentic AI.

Questa nuova acquisizione si colloca per Workday nel medesimo filone di quella, recente, di Flowise, piattaforma low-code (di per la creazione di agenti AI e l’automazione dei processi. Fondata nel 2018 a San Francisco, Pipedream non si occupa solo di agenti AI, avendo cominciato la propria avventura prima del boom di questa tecnologia. La sua piattaforma di integrazione fornisce connettori predefiniti oltre tremila applicazioni esterne, tra cui Asana, Hubspot, Jira, Recurly e Slack. Fornisce, inoltre, esempi di codice già pronti all’uso e facilmente personalizzabili tramite API. L’azienda di San Francisco ha oltre cinquemila clienti.

All’interno dei software di Workday (ma anche di altri vendor), la tecnologia di Pipedream permette agli agenti AI di estrarre dati, di avviare processi e di completare task nel punto del flusso di lavoro in cui conviene farlo. Per i clienti di Workday, il vantaggio sarà quello di avere un collegamento diretto con oltre tremila applicazioni terze, tramite i connettori di Pipedream.

“Con Pipedream, gli agenti AI potranno connettersi in sicurezza ai principali sistemi enterprise, per poter recuperare dati ed eseguire compiti”, ha spiegato Gabe Monroy, senior vice president, Platform, products and technology di Workday. "Workday sarà, per i clienti, il sistema connesso con cui pianificare, orchestrare ed eseguire il lavoro, rappresentando un notevole progresso per l’AI azionabile”.

Un’offerta per le medie aziende

Durante l’evento spagnolo Workday ha anche fatto il punto sul mercato europeo, o meglio Emea, ribadendo “i continui investimenti di Workday nell'innovazione locale, nelle infrastrutture e nella presenza regionale”, per bocca di Angelique De Vries-Schipperijn, presidente di Workday Emea. Nella regione Europa, Medio Oriente e Africa la multinazionae conta attualmente più di 4.250 dipendenti in 19 Paesi, con particolare concentrazione in Irlanda. Qui risiede, a Dublino, anche un centro di ricerca e sviluppo, atteto a proporre soluzioni in linea con le normative dell'Unione Europea, per esempio Gdpr e Nis2.

A tal proposito, uno degli annunci dei giorni scorsi è la disponibilità generale di Pay Transparency Analyzer di Workday, uno strumento (sviluppato in collaborazione con Kainos) che aiuta le aziende a conformarsi alla Direttiva UE sulla trasparenza retributiva e ad altre normative locali.

Altro annuncio è la nuova release di Workday Go, una declinazione della piattaforma di Workday rivolta alle aziende di media dimensione, che sono “spesso costrette a scegliere tra tecnologia potente e semplicità pratica”, come sottolineato da Max Wessel, vicepresidente senior della crescita di Workday. “Workday Go cambia questa equazione. Abbiamo combinato la potenza di HR, payroll e AI di livello aziendale con un prezzo prevedibile, un ecosistema di partner affidabili e una delle esperienze di implementazione più semplici sul mercato, in modo che ogni azienda in crescita possa espandersi con sicurezza”. Questa soluzione integra gli agenti AI dell’offerta Workday Illuminate, dedicati per esempio alla gestione dei payroll, all’ottimizzazione dei processi aziendali e altro ancora.

Non ancora disponibile in Italia (per ora è previsto il debutto a febbraio 2026 in alcuni mercati, a cui ne seguiranno altri), la prossima release di questa piattaforma include una soluzione completa per la gestione delle buste paga (Workday Go Global Payroll), uno assistente basato su intelligenza artificiale che aiuta nelle procedure di configurazione (Deployment Agent), e la possibilità di integrare le soluzioni del Workday Go Partner Network. Quest’ultimo è un nuovo “ecosistema unificato di partner globali per payroll, benefit e implementazione”, come lo definisce l’azienda. In sostanza, un canale che permette di centralizzare i contratti e le relazioni tra clienti e fornitori. Al lancio del programma, hanno già aderito Benefit Harbor, BNB, HR Path, Kainos, OneSource Virtual, Remote, TopBloc e Three Link Solutions.

A proposito di alleanze, è stata ampliata la partnership con Google Cloud, che può ora essere usato come infrastruttura di erogazione dai clienti europei di Workday. In alcuni mercati, tra cui l’italia, le soluzioni Workday sono disponibili anche tramite Google Cloud Marketplace.

Carl Eschenbach, Ceo di Workday

Carl Eschenbach, Ceo di Workday

Tra sovranità dei dati e compliance

L’altra principale novità di offerta è Workday EU Sovereign Cloud, un servizio che permette alle aziende di gestire HR e contabilità senza dover trasferire alcun dato al di fuori dell’Unione Europea. Ci sono, quindi, vantaggi di compliance e di maggiore controllo operativo per le aziende sottoposte a particolari requisiti normativi. 

Il servizio prevede di mantenere in Unione Europea l’elaborazione e lo storage dei dati, e inoltre le attività di assistenza e manutenzione vengono gestite da personale con sede in Ue. Il servizio poggia, materialmente, su una serie di data center di Amazon Web Services, geograficamente distanziati e tutti in territorio europeo. Protezioni hardware impediscono l'accesso non autorizzato ai sistemi, mentre la crittografia end-to-end protegge i dati in transito, inattivi e in uso. Sono previsti, inolte, audit da parte di società indipendenti e la supervisione da parte di un comitato consultivo dell'UE.

"Workday comprende quanto la rapida evoluzione dei requisiti in materia di sovranità dei dati crei difficoltà alle organizzazioni nell’adattarsi rapidamente”, ha affermato Gerrit Kazmaier, presidente Product and Technology dell’azienda. “Workday EU Sovereign Cloud offre ai nostri clienti la libertà di innovare e crescere con sicurezza, aiutandoli a sfruttare la potenza dell'intelligenza artificiale con la certezza che i loro dati rimangano protetti e conformi in un mondo in continua evoluzione".

Ricavi in crescita a doppia cifra

Nel terzo trimestre dell’anno fiscale in corso, chiuso a fine ottobre, Workday ha ottenuto oltre 2,4 miliardi di dollari di ricavi, crescendo del 12,6% anno su anno. Il giro d’affari è in gran parte rappresentato dalle sottoscrizioni, per oltre 2,2 miliardi di dollari sui 2,4 miliardi del trimestre, e in questo caso con una crescita (superiore di due punti all’andamento globale) del 14,6%. Il reddito operativo trimestrale Gaap è pari a 259 milioni di dollari, mentre il dato non-Gaap è di 692 milioni.

“Workday ha chiuso un altro trimestre solido, alimentato dalla forza e dalla varietà del nostro business e dalla spinta che osserviamo in tutta la nostra offerta di intelligenza artificiale”, ha dichiarato il Ceo, Carl Eschenbach. “Mettendo insieme persone, soldi e agenti AI in un’unica piattaforma affidabile, stiamo dando un reale vantaggio ai nostri clienti, permettendo loro di abilitare il personale, di semplificare il modo di lavorare e di ottenere i risultati che contano davvero”.

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