23/10/2020 di Redazione

Aires e Ancra: no al “Piano voucher sulle famiglie a basso reddito”

L’Associazione Italiana Retailers Elettrodomestici Specializzati e l’Associazione Nazionale Commercianti Radio Televisione Elettrodomestici e Affini hanno fatto ricorso contro il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli.

Aires (Associazione Italiana Retailers Elettrodomestici Specializzati) e Ancra - Associazione Nazionale Commercianti Radio Televisione Elettrodomestici e Affini, con l’intervento ad adjuvandum di Mediaworld, hanno impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio il decreto “Piano voucher sulle famiglie a basso reddito” emanato lo scorso 7 agosto dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Il ricorso, affidato a un team dello studio BGLV & Partners, coordinato dagli avvocati Sandro Guerra ed Elisa Vannucci Zauli, evidenzierà i numerosi profili di illegittimità del provvedimento.

Nel ricorso si contesta, in particolare, il fatto che la disciplina dei bonus prevede che solo gli operatori dei servizi di connettività possano fornire anche i dispositivi informatici, cioè i tablet o i personal computer, coprendo un valore fino a 300 euro (che verranno loro rimborsati dallo Stato), utilizzabili da chi ne ha diritto per l’acquisto del bene, o come sconto sui prodotti di valore maggiore. Secondo le due associazioni questa possibilità viene invece ingiustificatamente preclusa a tutti gli altri rivenditori di dispositivi elettronici e informatici, mentre sarebbe stato semplice e logico consentire ai beneficiari di “spezzare in due” il proprio bonus e, dopo avere stipulato il contratto per la connettività, scegliere sul libero mercato il prodotto al miglior prezzo, o comunque più adatto alle proprie necessità.

Con il deposito del ricorso è stata anche presentata domanda cautelare di sospensione dell’esecutività e degli effetti del decreto ministeriale, vista l’evidenza e l’irreparabilità dei danni che il provvedimento governativo è in grado di provocare a tutte le imprese operanti nel settore dei prodotti elettronici, con la sola eccezione dei pochissimi operatori che stipuleranno accordi con i provider telefonici. Il Tribunale Amministrativo Regionale dovrebbe, quindi, pronunciarsi a breve sulla richiesta di sospensiva, mentre il giudizio sul merito avrà luogo nei prossimi mesi.

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