17/02/2020 di Redazione

Alibaba cresce in e-commerce e cloud, ma il coronavirus spaventa

Il colosso cinese archivia un ultimo trimestre 2019 di forte crescita, sia nei ricavi sia negli utili. Ma l’epidemia in corso mostrerà il suo impatto negativo nel prossimo bilancio trimestrale.

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Nel mezzo della battaglia al contenimento dell’epidemia di coronavirus, in Cina c’è qualcuno che gode di ottima salute: Alibaba, colosso dell’e-commerce, dei servizi Web e del cloud computing, cresce a ritmo incalzante nel giro d’affari e negli utili. Nel trimestre terminato al 31 dicembre 2019 la società fondata da Jack Ma e da qualche mese guidata da Daniel Zhang, ha ottenuto ricavi pari a 161,456 miliardi di yuan (poco meno di 23,2 miliardi di dollari), con un incremento del 38% rispetto all’analogo trimestre del 2018. Ancor più notevole il risultato dell’utile netto, che nel trimestre ha superato il valore di 7,2 miliardi di dollari, con un balzo del 56% anno su anno.

 

Nel corso del 2019 oltre 711 milioni di cinesi hanno effettuato almeno un ordine attraverso i negozi di e-commerce di Alibaba, e di questi 18 milioni lo hanno fatto per la prima volta proprio nei tre mesi finali dell’anno. Il merito, a detta dell’azienda, spetta ai continui investimenti fatti per aumentare il coinvolgimento degli utenti, specialmente attraverso i canali e le applicazioni social. 

 

Ma forse è ancor più significativo un altro successo di Alibaba: per la prima volta i ricavi trimestrali della divisione cloud computing hanno superato i 10 miliardi di yuan, circa 1,5 miliardi di dollari, grazie a una crescita di vendite del 62% anno su anno. La stessa Alibaba a fine 2019 ha completato la migrazione del proprio sistema “core” di e-commerce sul cloud pubblico: “Non soltanto potremo beneficiare di una maggiore efficienza operativa, ma crediamo che questo incoraggerà altri ad adottare la nostra infrastruttura di cloud pubblico”, ha commentato Zhang.

 

La società cinese è ancora lontana dalle tre statunitensi in testa al mercato, però si sta avvicinando: nei rispettivi report trimestrali più recenti, Google Cloud ha ottenuto 2,5 miliardi di dollari di ricavi, Microsoft 12,5 miliardi (ma nel conteggio c’è anche la quota del software) e Amazon Web Service (Aws) 10 miliardi. 

 

Nonostante l’annuncio di tutti questi buoni risultati, il titolo di Alibaba alla luce della trimestrale ha perso il 2%: gli analisti ipotizzano come giustificazione l’impatto del coronavirus sui mercati. Sebbene la domanda di prodotti e servizi tecnologici resti alta, i rallentamenti della produzione potranno creare problemi sul fronte dell’offerta. La stessa chief financial officer della società, Maggie Wu, in conference call ha ammesso che nei risultati del trimestre di gennaio-marzo si vedrà l’impatto negativo del coronavirus.

 

 

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