Nel mezzo della battaglia al contenimento dell’epidemia di coronavirus, in Cina c’è qualcuno che gode di ottima salute: Alibaba, colosso dell’e-commerce, dei servizi Web e del cloud computing, cresce a ritmo incalzante nel giro d’affari e negli utili. Nel trimestre terminato al 31 dicembre 2019 la società fondata da Jack Ma e da qualche mese guidata da Daniel Zhang, ha ottenuto ricavi pari a 161,456 miliardi di yuan (poco meno di 23,2 miliardi di dollari), con un incremento del 38% rispetto all’analogo trimestre del 2018. Ancor più notevole il risultato dell’utile netto, che nel trimestre ha superato il valore di 7,2 miliardi di dollari, con un balzo del 56% anno su anno.
Nel corso del 2019 oltre 711 milioni di cinesi hanno effettuato almeno un ordine attraverso i negozi di e-commerce di Alibaba, e di questi 18 milioni lo hanno fatto per la prima volta proprio nei tre mesi finali dell’anno. Il merito, a detta dell’azienda, spetta ai continui investimenti fatti per aumentare il coinvolgimento degli utenti, specialmente attraverso i canali e le applicazioni social.
Ma forse è ancor più significativo un altro successo di Alibaba: per la prima volta i ricavi trimestrali della divisione cloud computing hanno superato i 10 miliardi di yuan, circa 1,5 miliardi di dollari, grazie a una crescita di vendite del 62% anno su anno. La stessa Alibaba a fine 2019 ha completato la migrazione del proprio sistema “core” di e-commerce sul cloud pubblico: “Non soltanto potremo beneficiare di una maggiore efficienza operativa, ma crediamo che questo incoraggerà altri ad adottare la nostra infrastruttura di cloud pubblico”, ha commentato Zhang.
La società cinese è ancora lontana dalle tre statunitensi in testa al mercato, però si sta avvicinando: nei rispettivi report trimestrali più recenti, Google Cloud ha ottenuto 2,5 miliardi di dollari di ricavi, Microsoft 12,5 miliardi (ma nel conteggio c’è anche la quota del software) e Amazon Web Service (Aws) 10 miliardi.
Nonostante l’annuncio di tutti questi buoni risultati, il titolo di Alibaba alla luce della trimestrale ha perso il 2%: gli analisti ipotizzano come giustificazione l’impatto del coronavirus sui mercati. Sebbene la domanda di prodotti e servizi tecnologici resti alta, i rallentamenti della produzione potranno creare problemi sul fronte dell’offerta. La stessa chief financial officer della società, Maggie Wu, in conference call ha ammesso che nei risultati del trimestre di gennaio-marzo si vedrà l’impatto negativo del coronavirus.