È soprattutto negli ultimi due anni che in Italia si sta assistendo a una transizione più rapida verso i pagamenti elettronici, tant’è vero che le carte e gli strumenti digitali hanno progressivamente sorpassato il contante per numero di transazioni, mentre il segmento dei pagamenti da smartphone sta registrando tassi di crescita a doppia cifra.
Non è un caso che le analisi di mercato stimino come il mercato italiano dei Pos valga oggi diverse centinaia di milioni di euro in ricavi annui, con previsioni di crescita a tassi annuali composti nell’ordine del 10–13% nei prossimi cinque anni. A trainare questa crescita, non ci sarà solo il progressivo rinnovo del parco hardware e software, ma anche un’evoluzione normativa, che dal 1° gennaio 2026 renderà obbligatoria l’integrazione tra terminali di pagamento e registratori telematici. In pratica, diventerà ineludibile il collegamento tra Pos e registratori di cassa, per migliorare la tracciabilità dei pagamenti e automatizzare maggiormente la trasmissione dei corrispettivi fiscali all’Agenzia delle Entrate.
In questo contesto, si colloca la recente disponibilità di DropPos/Rt, sorta di punto cassa all-in-one, progettato e realizzato dall’italiana A-Tono: “Si tratta di un dispositivo omologato dall’Agenzia delle Entrate, che poggia sulla convergenza funzionale del classico SmartPos, del registratore telematico con modulo fiscale hardware, della stampante integrata e della capacità di trasmettere i corrispettivi alla stessa Agenzia delle Entrate”, ha indicato Orazio Granato, Ceo di A-Tono.
Orazio Granato, Ceo di A-Tono
Dal punto di vista dell’utente, cambierà relativamente poco, salvo non dover più attendere la consegna separata dello scontrino fiscale e della ricevuta di avvenuto pagamento elettronico. Diverso il discorso per rivenditori e commercianti, che potranno beneficiare di un singolo terminale in grado di mettere documenti commerciali, predisporre e sigillare i riepiloghi giornalieri (Dgfe/memoria di riepilogo) e gestire la trasmissione automatica dei corrispettivi fiscali, senza ricorrere a periferiche esterne o a un doppio dispositivo.
Come ogni cambiamento imposto da una normativa, anche questo avrà inevitabilmente un costo a carico degli operatori commerciali. Se le grandi catene della Gdo sono in una certa misura già allineate all’evoluzione di prossima obbligatorietà, non altrettanto si può dire per i negozi e i piccoli attori, che solo da poco hanno digerito la progressiva digitalizzazione delle modalità di pagamento. Per questo, A-Tono propone DropPos/Rt in almeno due configurazioni, una “light” pensata per chi vuole una soluzione compatta che abiliti tutte le funzioni di cassa e chiusura fiscale e. invece, una “advanced”, orientata a realtà che necessitano di collegare periferiche esterne (stampanti aggiuntive, display di cliente, cassetti portadenaro e altro). Questa scala di opzioni mira a coprire dai piccoli punti vendita fino a installazioni retail più complesse.
Più che puntare su una singola caratteristica tecnica, DropPos/Rt vuole giocarsi la carta dell’“ecosistema” controllato: “Siamo in grado di coprire fornire l’intera filiera. dal gestore terminali al registratore telematico fino all’acquiring, compresa la possibilità di gestione del servizio attraverso il proprio istituto di pagamento vigilato”, ha indicato Granato. “Questo approccio end-to-end mette l’azienda in condizione di offrire integrazioni verticali, aggiornamenti e servizi di compliance centralizzati, riducendo la frammentarietà tipica degli ambienti in cui Pos, Rt e servizi di acquiring sono forniti da soggetti diversi. Al contrario dei nostri competitor, non partiamo dall’hardware, bensì dal pagamento per integrare la fiscalità”.
A-Tono è una realtà che è cresciuta nel tempo, dopo aver avviato la propria attività nel 2000 in Sicilia. Oggi opera con quattro sedi, conta su un organico di circa 180 persone fra tecnici e commerciali e ha chiuso l’ultimo esercizio con un fatturato intorno ai 104 milioni di euro: “Lavoriamo con cinque business unit, che spaziano dalla mobility ai servizi di prossimità al cittadino, dal vero e proprio banking sia business che consumer all’accettazione dei pagamenti, per arrivare al digital marketing. Siamo già forti sul retail medio-piccolo da lì partiremo per proporre anche DropPos/Rt, ma xi stiamo allargando anche alle realtà più grandi con le nostre soluzioni modulari e tutte made in Italy”, ha concluso Granato.