02/02/2022 di Redazione

Alphabet, numeri da capogiro e una crescita del 41% nel 2021

Il colosso di Mountain View ha ottenuto 257,6 miliardi di dollari di ricavi. Le attività legate al cloud e alla pubblicità fanno da traino.

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Numeri da capogiro per Alphabet, i più alti di sempre: la holding proprietaria di Google, YouTube, Waymo e altre società digitali ha ottenuto nel 2021 257,6 miliardi di dollari di ricavi, realizzando una crescita del 41% rispetto ai 182,52 miliardi del 2020. Il profitto operativo ha oltrepassato i 78,7 miliardi di dollari, segnando un incremento anno su anno del 31%, mentre l’utile netto ha superato di poco i 76 miliardi. “Il nostro profondo investimento in tecnologie di intelligenza artificiale continua a portare esperienze straordinarie e utile alle persone e alle aziende, attraverso i nostri prodotti più importanti”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Alphabet e di Google, Sundar Pichai, a commento dell’ultima relazione trimestrale presentata agli investitori.

Qui si apprendono i  dettagliati dei risultati dell’ultimo quarter del 2021: ricavi totali superiori a 75,3 miliardi di dollari (versus i quasi 56,9 miliardi del quarto trimestre 2020), in buona parte legati alle attività di advertising di Google e di YouTube. “Il quarto trimestre”, ha aggiunto Pichai, “ha visto una forte crescita delle nostre attività pubblicitarie, che hanno aiutato milioni di aziende a prosperare e a trovare nuovi clienti, e inoltre vendite trimestrali record per i nostri telefoni Pixel a dispetto delle difficoltà di approvvigionamento, e una continua forte crescita per le attività del cloud”

Concetto ribadito dalla chief financial officer, Ruth Porat: “I 75 miliardi di dollari di ricavi del quarto trimestre, in crescita del 32% anno su anno, riflettono l’ampiezza e la forza della spesa degli inserzionisti e una intensa attività online degli utenti, così come una sostanziale e continua crescita di ricavi di Google Cloud”.

Insieme ai numeri del bilancio trimestrale, la holding di Mountain View ha annunciato di voler procedere con un frazionamento azionario, in rapporto 20:1 (per ciascuna azione Classe Ai, Classe B e Classe C), un’operazione che deve però essere approvata dagli azionisti e che sarà effettiva dal prossimo luglio. Il frazionamento potrebbe far aumentare il valore di capitalizzazione della società, come già accaduto a Apple e a Tesla, ma in ogni caso l’effetto immediato sarà quello di abbassare la soglia d’ingresso, rendendo le quote di Alphabet più accessibili agli investitori retail. Nell’ultimo anno e mezzo il titolo Alphabet ha all’incirca raddoppiato il proprio valore, raggiungendo il picco massimo di 2,99 dollari lo scorso novembre e aggirandosi attualmente intorno ai 2,75 dollari. 

 

 

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