02/12/2019 di Redazione

Antitrust Ue e Google, la storia infinita: altra indagine in corso

Reuters svela che la Commissione Ue per la concorrenza ha avviato una nuova indagine sulle modalità di raccolta e uso dei dati ai fini delle ricerche Web e dell’advertising.

immagine.jpg

Le diverse multe inflitte a Google non bastano a rassicurare l’antitrust europeo sul modo in cui l’azienda del gruppo Alphabet opera sul mercato, nonché sul modo in cui raccoglie e tratta i dati di miliardi di utenti. A detta di Reuters una nuova indagine, ancora in fase preliminare, è stata avviata dall’ufficio di Margrethe Vestager, la quale dunque fa partire a marce ingranate il suo secondo mandato nel ruolo di commissaria per la Concorrenza.

 

Nel corso del suo primo mandato la politica danese ha già patrocinato indagini da cui sono scaturite salate multe per Google: 2,4 miliardi di euro nel 2017, per l’utilizzo scorretto dei servizi di comparazione e shopping; 4,3 miliardi nel 2018, per le regole imposte da Android ai produttori di smartphone; 1,49 miliardi la scorsa primavera, per pratiche anticoncorrenziali nell'advertising online. 

 

Ma quali sono, esattamente, le questioni in esame questa volta? Alla Commissione sembra essere rimasto il dubbio che la posizione dominante nel mercato venga sfruttata in modi non corretti (presumibilmente, in modi che violano la libera concorrenza o la privacy). La fonte confidenziale di Reuters, un dirigente interno alle istituzioni Ue, ha detto che l’investigazione mira a capire il “come” e il “perché” dell’attività di raccolta dati svolta da Google. 

 

“La Commissione ha inviato questionari come parte di un’indagine preliminare sulla pratiche di Google relative alla raccolta e all’uso dei dati. L’indagine preliminare è in corso”, ha riferito l’ufficiale via email. Un documento visionato dall’agenzia di stampa svela, inoltre, che l’investigazione è “focalizzata sui servizi di ricerca locale, sull’online advertising, sui servizi di targetizzazione pubblicitaria online, sui servizi di login, sui browser e altro”. Ora è presto per immaginare a quali conclusioni possa giungere l’ufficio di Vestager, ma c’è da scommettere che la notizia non faccia felice l’azienda di Mountain View, attualmente già sotto indagine antitrust negli Stati Uniti per iniziativa dei procuratori generali di 48 Stati.

 

ARTICOLI CORRELATI