18/10/2014 di Redazione

Apple è il brand più amato, Google tallona, Facebook fa il botto

L’annuale classifica stilata da Interbrand celebra la Mela morsicata: il brand Apple vale 118,8 miliardi di dollari, il 21% in più dello scorso anno. Big G è seconda, Ibm e Microsoft sono quarta e quinta (dopo Coca-Cola). Facebook ha quasi raddoppiato il

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Mela, Mela e ancora Mela. Per il secondo anno consecutivo il marchio Apple è risultato il più amato, il più popolare e il più carico di valore di business: 118,8 miliardi di dollari, il 21% in più rispetto a quanto non valesse un anno fa. A dirlo, rispecchiando analoghe indagini di settore, è la nuova edizione della classifica Best Global Brands, stilata da Interbrand mettendo in ordine i primi cento marchi industriali del mondo. La tecnologia ha un peso dominante nel parterre dei cento, specie nei piani alti della classifica, accanto a nomi dell’automotive (Toyota, prima fra le concorrenti e ottava in generale), del largo consumo (Coca-Cola, al terzo posto, McDonald’s al nono), dell’industria (General Electric, sesta), dall’abbigliamento e altro ancora.

Il ranking è il frutto di una metodologia certificata Iso, in cui Interbrand incrocia tre diversi parametri di valutazione: la performance finanziaria dei prodotti/servizi relativi a un marchio; il potere del brand di influenzare le scelte d’acquisto; la capacità di imporsi con un prezzo premium rispetto alla concorrenza oppure quella di generare profitto per l’azienda. Risultato: non solo Apple è prima, come già lo era lo scorso anno, ma ha addirittura migliorato di un quinto il valore del suo marchio.

Il merito, a detta di Interbrand, è di molteplici fattori, fra cui il lancio della piattaforma di pagamento digitale Apple Pay, l’Apple Watch (che allarga il raggio d’azione della società di Cupertino nel campo dei wearable device), il rinnovo della gamma iPhone (ben capace di contrastare l’ascesa di Samsung e del suo Galaxy Note) e, ancora, lo sviluppo del sistema di infotainment per automobili CarPlay e la partenership con Ibm per la creazione di applicazioni aziendali di analytics per iOS. A tutto questo si potrebbe aggiungere anche la capacità di continuo miglioramento dei prodotti, appena dimostrata con l’iPad Air 2 e con l’iMac da 27 pollici con schermo 5K, freschissimi di lancio.

Considerazioni che non faranno troppo piacere a Samsung, quinta nella classifica di quest’anno con un valore del brand calcolato in poco meno di 45,5 miliardi di dollari, e comunque in decisa crescita (+15% dal 2013 al 2014). Chi tallona la Mela più da vicino è Google, al secondo posto con 107,43 miliardi di dollari di valore del brand, seguita da Ibm (quarta, 72,24 miliardi, in calo dell’8%) e da Microsoft (quinta, 561,15 miliardi, +3%).

Il marchio Facebook vale quasi 14,35 miliardi di dollari

Fra chi cresce a un ritmo davvero notevole spiccano Amazon, solo al 13° posto ma protagonista di un balzo del +25% e ancor di più Facebook, 29° posto, marchio il cui valore è aumentato addirittura dell’86% in un solo anno. “Mentre in passato l’approccio del brand era sviluppare le cose rapidamente e immetterle sul mercato restando a guardare che cosa accadesse”, scrivono gli analisti di Interbrand, “adesso Facebook sta imparando dall’esperienza e lavora di più per assicurarsi che tutto funzioni, per riparare i difetti più velocemente, per assicurare una migliore user experience ai suoi utilizzatori”.

Il principale focus è e rimarrà sullo sviluppo mobile, sia delle applicazioni sia delle opportunità di advertising. E non solo, dal momento che recenti rumors riferiscono di trattative fra Mark Zuckerberg e il Ceo di Samsung per realizzare, forse, un nuovo smartphone brandizzato Facebook.

Menzione d’onore spetta anche a Huawei: non solo l’azienda quest’anno fa il suo esordio nella classifica dei primi cento marchi al mondo, al 94° posto, ma è anche l’unica compagnia cinese a essersi guadagnata tale privilegio. “La rapida crescita di Huawei e i suoi investimenti di lungo termine sul brand hanno fatto sì che diventasse uno dei marchi di maggior valore al mondo”, ha dichiarato Jez Frampton, Ceo di Interbrand.

I primi cinquanta Best Global Brands, con relativo valore del marchio e percentuale di crescita annua, sono rappresentati nell’immagine qui sotto, mentre la top-100 completa è consultabile a questo link.

 

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