21/03/2023 di Redazione

BBBell, da operatore Internet a fornitore di servizi cloud

BBBell copre il gap di banda attivando un canale di partner e proponendosi come MSP per aziende e PA. Presto un nuovo data center di proprietà

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Nell’era del lavoro remoto, dei servizi online 24/7, dello streaming e delle comunicazioni integrate, la banda larga o ultralarga diventa condizione irrinunciabile sia per le attività personali di un pubblico domestico sia, ancor di più, quando l’utenza coinvolta è di tipo business, contesto dove latenze e disservizi si trasformano velocemente da disagi a vere e proprie perdite economiche. Le condizioni tecnologiche affinchè la copertura di banda sia ampia e potente anche al di fuori dei grandi centri urbani esistono, e non tutte sono per forza affidate alla fibra: dove questa non può arrivare, ci pensano, infatti, le connessioni radio. Proprio su questo concetto si focalizza l’attività di BBBell, operatore di telecomunicazioni nato vent’anni fa a Torino, i cui servizi telefonici e di connettività Fwa (Fixed Wired Acess)  coprono l’area piemontese e ligure del nostro Paese. 

 

Fwa, la scelta BBBell per una connettività svincolata dalla fibra

Per aree che fino a qualche tempo fa non disponevano di connettività veloce, si è scelto di utilizzare la tecnologia wireless Fwa basata su onde radio, ma fissa, a differenza delle reti wireless mobili tipiche delle reti cellulari”, spiega Simone Bigotti, amministratore delegato di BBBell. “Si tratta di una tecnologia che negli anni ha avuto un’enorme evoluzione, passando da una portata iniziale 10 Mbps fino ad arrivare a oggi, la cui velocità trasmissiva ‘a casa di tutti’  è dell’ordine dei 100 Mbps, di 1 Gbps per connessioni dedicate, mentre le dorsali tra i ponti radio viaggiano fino a 10 Gbps. Performance in miglioramento progressivo, che in questi anni hanno surclassato tutte le tecnologie in rame, accreditandosi come l’unica vera alternativa alla fibra ottica per le connessioni ad alta velocità”.  

 

BBBell propone Fwa a supporto del piano Bul nazionale

Banda abbondantemente ampia per lo svolgimento di tutte le operazioni, anche quelle più esigenti, di tipo business, il che porta BBBell e la sua offerta Fwa a essere consona, ma alternativa, al piano Bul (Banda Ultra Larga) per la copertura del territorio nazionale, emanato nel 2017. Il quale, osserva Bigotti, “rimane erroneamente focalizzato sulla tecnologia da usare, ossia la fibra, piuttosto che sul servizio auspicato”.  Il piano dovrebbe, infatti, fondarsi sull’obiettivo di portare banda 100 Mega a casa di tutti gli italiani, indipendentemente dalla tecnologia trasmissiva utilizzata. “Il risultato è che a oggi il piano Bul è in forte ritardo, senza comunque avere in programma tempi certi per la copertura dei territori rurali o al di fuori dai grossi centri” denuncia l’amministratore delegato di BBBell.

 

Simone Bigotti, amministratore delegato di BBBell

 

Un problema non da poco, quello della mancata copertura in fibra, che nei grossi centri urbani riesce a ottimizzare i costi di scavo e posa connettendo palazzi e zone ad alta densità abitativa. Meno conveniente, invece, risulta effettuare tali scavi in periferia o in centri a prevalenza di abitazioni indipendenti o con minore concentramento di utenza. Inconvenienti che, invece, le reti wireless fisse non conoscono, potendo da un unico punto arrivare a coprire un raggio di 6 o 7 chilometri in linea d’aria indipendentemente dalle caratteristiche urbanistiche e fisiche della zona. 

 

Fibra e Fwa: la flessibilità sta alla base dell’offerta BBBell
Il valore della fibra ottica non viene certamente disconosciuto da BBBell, la quale, nell’evoluzione della propria offerta, ha sviluppato anche una proposizione mista fibra/radio laddove le condizioni lo rendano conveniente (come, per l’appunto, in contesti urbani o nelle aree industriali cablate) forte anche della propria rete di 3.000 Km di fibra posata, utilizzata prevalentemente per l’approvvigionamento con grandi quantità di banda delle antenne radio adibite alla distribuzione del segnale agli utenti. 

 

Si tratta di un’offerta flessibile che sta incontrando l’apprezzamento crescente del mercato e che ha fatto chiudere l’ultimo esercizio del provider torinese con un fatturato di oltre 17 milioni di euro e servendo un totale di 31.000 clienti, il 65% dei quali residenziali e il restante in ambito business, con un servizio di assistenza puntuale erogato attraverso un call center gestito internamente. Nessun risponditore automatico ma persone in grado di dare risposte sia all’utenza consumer sia a quella professionale. 

 

BBBell si scopre Msp e offre servizi cloud ad aziende e PA con il supporto di una rete di partner

Assistenza, installazione e offerta di servizi che BBBell gestisce attraverso il proprio organico oltre 70 dipendenti, 35 agenti diretti di 150 persone e da una rete di 35 partner composta da installatori provenienti dall’ambito telecomunicazioni e di system integrator con anima IT, che utilizzano i servizi cloud di BBBell per integrare e offrire a loro volta i propri servizi ai loro clienti. 

 

È proprio sui servizi, infatti, che BBBell vuole orientare la nuova strategia di proposizione al mercato per non essere, quindi, riconosciuto unicamente come operatore telefonico e Internet ma come fornitore di servizi e di consulenza. “Una vera e propria trasformazione che nel tempo ci ha portati a connotarci come Cloud Service Provider e oggi, più propriamente, come veri e propri Managed Service Provider (MSP), accreditandoci così come partner di imprese e pubbliche amministrazioni nel loro percorso di digitalizzazione”, afferma Bigotti.

 

 

I servizi offerti da BBBell partono da quelli base, di connettività e telefonia, cui si aggiunge il servizio di centralino telefonico virtuale, un vero e proprio sistema di Unified Communication che integra funzionalità di videoconferenza o di messaggistica a quelle prettamente telefoniche e permette di utilizzare anche il telefono cellulare come interno aziendale.

 

Altro servizio, come detto, è l’affiancamento, in qualità di Cloud Service Provider certificati, nella migrazione in cloud degli asset IT delle aziende, remotizzandoli all’interno di un data center di proprietà, sicuro e certificato, in grado di dare tutte le garanzie di backup e recovery oltre a servizi di IaaS e Paas e i relativi servizi di cybersecurity, con protezione dei Pc e server e prevenzione di attacchi. Sulla Pubblica Amministrazione, in particolare, BBBell eroga anche servizi di videosorveglianza urbana, con sistemi di lettura targhe e controllo del territorio, con, a oggi, un centinaio di comuni raggiunti. 

 

Il data center presto sarà sostituito da un nuovo building certificato Tier IV, di ultima generazione, in costruzione sempre a Torino presso il centro Piero della Francesca. Nei piani futuri c’è inoltre la volontà di costruire un ulteriore data center di ridondanza, indicativamente nell’area ligure.

 

 

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