27/02/2017 di Redazione

Blackberry e Nokia guardano avanti sperando nel passato

Al Mobile World Congress di Barcellona le due aziende hanno presentato rispettivamente i cellulari Keyone e 3310. Nel primo caso si tratto di un device Android con tastiera Qwerty fisica, nel secondo della rivisitazione dello storico modello del 2000: un

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L’edizione 2017 del Mobile World Congress di Barcellona, in corso nella città catalana fino al 2 marzo, potrebbe essere ricordata come quella della “nostalgia”. Perché, tra i vari annunci delle big (ad eccezione di Samsung, che quest’anno ha deciso di presentare il Galaxy S8 in un altro luogo), ce ne sono due che possono essere incentrati in una sorta di “operazione amarcord”. Si parla di Blackberry e di Nokia, due realtà dominatrici del mercato dei cellulari pre-iPhone, oggi completamente diverse rispetto ai fasti degli anni Novanta. Due aziende che hanno deciso, ad esempio, di esternalizzare la produzione di dispositivi mobili, cedendo rispettivamente alla cinese Tcl e alla connazionale Hmd (una specie di ircocervo in cui il management Nokia è molto presente) i diritti di realizzare smartphone a proprio nome. Anche se, come vedremo, il termine smartphone potrebbe risultare in certi casi improprio.

Partiamo da Blackberry, che ha segnato l’ennesimo ritorno sul mercato con il nuovo Keyone, un terminale con tastiera fisica e schermo touch, dotato di sistema operativo Android 7.1 Nougat, ma “customizzato” con Blackberry Hub. Il gruppo canadese, un tempo sinonimo di cellulari aziendali, non ha saputo cogliere in tempo la portata dell’iPhone e dei device di nuova generazione, finendo per rimanere schiacciata sotto il proprio peso.

Oscillando tra il trasformarsi in una software house pure play e rimanere anche un produttore hardware, Blackberry ha finito per disseminare qua e là, periodicamente, nuovi smartphone della rinascita. Il cambio di passo c’è effettivamente stato, quando la società ha abbandonato definitivamente il proprio sistema operativo in favore di Android, il più diffuso al mondo. Una scelta ovviamente riconfermata con questo nuovo Keyone, che presenta un display FullHd da 4,5 pollici: diversi millimetri vengono fagocitati dalla tastiera fisica, mentre le dimensiono effettive sono quelle di un cellulare da 5,5 pollici.

Il processore è un Qualcomm Snapdragon 625 a otto core, da 2.0 GHz e Gpu Adreno 506: un chip di fascia medio-alta, sicuramente ben lontano da quanto possono oggi offrire piattaforme come gli Snapdragon 835. Le fotocamere sono marchiate Sony, con un sensore da 12 megapixel per quella principale e da 8 megapixel per quello frontale, mentre la memoria a disposizione è pari a 3 GB, con 32 GB di storage espandibili fino a 2 TB tramite microSd.

 

La tastiera Qwert fisica del Blackberry Keyone

 

La batteria è da 3.505 mAh, con tecnologia Qualcomm Quick Charge 3.0, che permette di arrivare al 50 per cento di carica dopo soli 36 minuti. Per cercare di giustificare appieno la presenza di tasti fisici, Blackberry ha introdotto un sistema di scorciatoie, che consente di associare a ogni pulsante l’apertura rapida di un’applicazione. Per esempio, schiacciando la lettera “F” si può aprire Facebook, “U” per Uber e così via.

In ottica business, il Keyone è stato descritto come lo smartphone più sicuro al mondo, e questo conoscendo la storia di Blackberry dovrebbe essere un assunto più che veritiero. Blackberry, quindi, perde il pelo ma non il vizio, cercando il rimando costante al mondo aziendale. Forse sono proprio le specifiche tecniche in ambito sicurezza a giustificare il prezzo, sicuramente non leggero: 599 euro, con consegne anche in Italia previste da aprile.

Ma è ancora più nostalgico quanto fatto da Nokia, che ha scelto la vetrina del Mwc 2017 per riproporre un vero campione di vendite (126 milioni di pezzi) di quasi due decenni fa: il 3310, simbolo dell’indistruttibilità dei cellulari finlandesi, ha fatto la sua seconda comparsa con un nuovo design estetico. E, in estrema sintesi, se non si considera il display a colori, solo di questo si tratta: il dispositivo, come il suo antenato, consentirà sostanzialmente di fare tre cose: telefonare, inviare e ricevere Sms e giocare a Snake.

 

I nuovi Nokia 3310

 

Tutto qui, niente applicazioni da installare, niente Android, niente social network. Un device che permette potenzialmente all’utente di staccarsi dal mondo iperconnesso di oggi. Il prezzo? Se confrontato con gli smartphone di oggi, è irrisorio: per portarsi a casa un cellulare teoricamente indistruttibile, con una batteria che permette un mese di standby, serviranno infatti solo 49 euro.

Le altre novità di Nokia-Hmd, come già anticipato a inizio anno, si chiamano Nokia 6, Nokia 5 e Nokia 3. Del primo dispositivo si sapeva già tutto, perché lanciato esclusivamente in Cina a inizio 2017. Quella presentata a Barcellona è la versione “internazionale” dello smartphone, che costerà 229 euro (ne serviranno 299 per una versione speciale nera). Scendendo di fascia e quindi di prezzo si incontra il Nokia 5, un dispositivo da 5,2 pollici con 2 GB di memoria (189 euro), e infine il Nokia 3: per 139 euro si potrà acquistare un cellulare da 5 pollici, con processore Mtk 6737 a quattro core, 2 GB di memoria e 16 GB di capacità di archiviazione. Tutti i device arriveranno nel corso del secondo trimestre dell’anno.

 

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