19/05/2015 di Redazione

Brevetti Apple, Samsung colpevole: ma la multa verrà ridotta

La Corte d’Appello federale statunitense riconosce l’utilizzo improprio di alcune tecnologie della Mela nei dispositivi sudcoreani, ma il risarcimento di 930 milioni di dollari sarà abbassato. Non si conosce ancora la nuova somma. La guerra legale tra i d

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Apple e Samsung sono due colossi, con studi legali altrettanto grandi. E gli avvocati delle due aziende sono impegnati da anni in una dura battaglia in punta di diritto riguardante i brevetti. La Mela accusa la società sudcoreana di avere violato una serie di norme, appropriandosi in modo illecito di tecnologie implementate nell’iPhone per utilizzarle sui suoi prodotti. Finora, Samsung era stata ritenuta colpevole e si era vista appioppare una multa da 930 milioni di dollari. Ma la decisione di ieri della Corte d’Appello federale statunitense potrebbe far tirare un respiro di sollievo agli asiatici. Non nel merito della sentenza, che rimane incontrovertibile: Samsung ha sostanzialmente copiato i brevetti di Apple senza autorizzazione, ma il rimborso potrà essere ridotto in modo notevole.

A quanto si apprende dal dispositivo, i giudici si sono concentrati in modo particolare sull’accusa mossa a Samsung di avere copiato il design dell’iPhone. O meglio, della forma di un oggetto descritto come un “prodotto rettangolare con quattro angoli arrotondati in modo uniforme”. Secondo la Corte, questa caratteristica non rientrerebbe nel concetto di design, ma all’interno degli elementi funzionali del cellulare. Quindi, la tesi della violazione di brevetti non può reggere.

Ma, se il comportamento opaco di Samsung nei confronti dell’aspetto dei melafonini – il cosiddetto “trade dress” – non è da sanzionare, secondo i giudici lo sono le imitazioni decisamente troppo smaccate di alcune tecnologie. Tra queste, lo zoom, lo scrolling delle pagine e il multi-touch. Per tutti questi brevetti, il colosso asiatico dovrà comunque aprire i cordoni della borsa. Anche se, per ora, non è dato sapere quanti milioni transiteranno da Seul a Cupertino.

 

 

La causa tra le due società risale al 2011, quando Apple mosse i suoi legali contro Samsung per proteggere l’unicità dell’iPhone. Nel 2012 arrivò la prima decisione dalle aule dei tribunali statunitensi, che riconosceva i sudcoreani colpevoli di violazione di brevetti. La richiesta iniziale della Mela di un rimborso monstre da 2,5 miliardi di dollari fu però negata e la somma fu portata a circa un miliardo. Sarà quindi necessario aspettare ancora per scoprire il giudizio finale sul risarcimento e mettere così la parola “fine” a tutta la vicenda.

 

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