24/01/2018 di Redazione

Ca Italia, il nuovo corso passa anche per la formazione digitale

In parallelo con uno storico cambio di sede, l’azienda ha lanciato nuove iniziative volte a creare competenze in ambito Stem e nella gestione delle Api.

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Si può definire certamente storico il cambio di sede che ha aperto il 2018 per Ca Technologies in Italia. Dopo numerosi anni trascorsi appena fuori dalla realtà urbana di Milano, la società ha infatti trasferito il quartier generale nazionale in una delle zone più moderne e trasformate di recente del capoluogo milanese, proprio di fronte all’imponente struttura che ospita gli uffici della Regione Lombardia. In coincidenza con il trasloco, la società ha ricevuto la visita, per la prima volta nel nostro Paese, del Ceo Mike Gregoire, venuto anche allo scopo di illustrare meglio ad alcuni clienti strategici il concetto di Modern Software Factory, che sta ispirando gli attuali sviluppi della multinazionale americana: “Per la maggior parte delle aziende che ho incontrato”, ha raccontato Gregoire, “il problema principale oggi è rappresentato dalla velocità. A questa necessità, oggi, non si può che dar risposta attraverso la trasformazione digitale, diventando, qualunque sia il settore merceologico di provenienza, un po’ anche software company”.

Al di là degli aspetti puramente tecnologici, questo percorso deve passare anche dalla creazione e dalla valorizzazione di competenze che al momento ancora mancano e non solo in Italia. Ca Technologies intende dare il proprio contributo per ridurre lo skill gap in ambito Stem (acronimo di Science, Technology, Engineering and Maths) e favorire l’assorbimento di risorse in un contesto lavorativo che in Europa dovrebbe portare alla creazione di oltre 8 milioni di nuovi posti entro il 2025

Abbiamo messo a punto un programma battezzato Create Tomorrow”, ha illustrato il country manager Michele Lamartina, “articolato in attività che vanno dal tirocinio per gli insegnanti alla generazione di relazioni più strette fra scuole e aziende, per arrivare a iniziative volte colmare il gap di genere che ancora caratterizza il settore tecnico-scientifico e che, qualora fosse ridotto, potrebbe generare un aumento del Pil europeo fra i 650 e gli 820 miliardi di euro entro il 2050”.

 

Parte da Milano un progetto di formazione sulle Api

Nell’ambito di Create Tomorrow, partito già da un paio d’anni, si colloca ora l’iniziativa Ca Api Skills Foundation for Universities, un progetto di formazione indirizzato agli studenti universitari interessati ad approfondire le proprie conoscenze in materia di gestione delle Api, ovvero le interfacce di programmazione utilizzate per sviluppare applicazioni in campo mobile e IoT, ma anche per interconnettere sistemi, dati, persone e programmi. Questa iniziativa parte proprio da Milano, a partire dal secondo semestre accademico del Politecnico di Milano e si articola in alcuni moduli formativi e una giornata conclusiva di workshop sull’architettura delle Api. I corsi sarà tenuta un pool di professionisti di Ca Technologies e da esperti internazionali della Api Academy dello stesso vendor.

A chiusura della componente scolastica, gli studenti potranno svolgere uno stage di tre mesi presso partner di Ca o aziende di primaria importanza. Fra le prime ad aderire, troviamo Intesa Sanpaolo: “Al contrario di quello che si pensa”, ha sottolineato il Cio dell’istituto, Enrico Bagnasco, “le banche si occupano di innovazione da molto tempo e le Api appaiono indispensabili per prevenire le aspettative della clientela con l’individuazione di nuovi servizi al passo con questi tempi orientati sempre più all’apertura”.

 

Mike Gregoire, Ceo di Ca Technologies e Beppe Sala, sindaco di Milano

 

La centralità di Milano nei progetti di generazione di competenze digitali avviati da Ca ha attirato la compiacenza del sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala, intervenuto all’inaugurazione della nuova sede della società: “La nostra amministrazione ha posto da subito la massima attenzione alle sane istanze provenienti dal mondo imprenditoriale. Intendiamo portare avanti un modello di vita sostenibile, basato su idee, creatività e dinamismo, per essere parte attiva nel processo di sviluppo di quello che è stato identificato come il secolo delle città”, ha commentato il primo cittadino meneghino.

 

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