28/11/2016 di Redazione

Cesare Lombroso potrebbe rivivere con il machine learning

Due ricercatori cinesi hanno insegnato a una rete neurale a riconoscere il viso di pregiudicati, osservando parametri distintivi del volto. Le macchine sono state istruite con i dati provenienti da 1.856 fotografie. Il tasso di accuratezza è stato dell’89

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Cesare Lombroso è stato uno dei più famosi e discussi criminologi della storia. È sua la teoria del “criminale per nascita”, una dottrina secondo cui l’origine di comportamenti antisociali e devianti era determinata anche dalle caratteristiche anatomiche e dai tratti somatici della persona. Idee che sono state poi in larga parte smontate dalla comunità scientifica, ma che oggi potrebbero rivivere in un algoritmo. Due ricercatori della Jiao Tong University di Shanghai, Xiaolin Wu e Xi Zhang, hanno sviluppato una rete neurale in grado di analizzare le immagini delle persone e di capire se ci si trova di fronte a un delinquente. Grazie a sistemi di apprendimento automatico supervisionati, gli esperti hanno fatto elaborare ai computer le foto di 1.856 persone differenti per etnia, sesso, età (tra 18 e 56 anni) ed espressioni facciali. Metà di queste erano pregiudicati.

Attraverso la definizione di quattro classificatori matematici (regressione logistica, k-nearest neighbor, macchine a vettori di supporto e rete neurale convoluzionale) i ricercatori sono riusciti a ottenere un tasso di identificazione con un’accuratezza dell’89,5 per cento. “Malgrado”, hanno scritto su Arxiv Wu e Zhang, “la storica disputa su questa materia”.

Gli universitari sostengono di avere invece individuato delle strutture facciali discriminanti, in grado di prevedere la possibile devianza di un individuo. Tra i principali parametri si trovano la curvatura delle labbra, la distanza tra gli angoli interni degli occhi e l’angolo naso-bocca. “Le varianti nei volti criminali sono molto maggiori rispetto alle altre”, hanno sottolineato i ricercatori, e questo porta a concludere che i gruppi “onesti” presentano caratteristiche facciali più comuni tra loro.

 

Fonte: Arxiv, "Automated inference on criminality using face images"

 

In generale, sembra che i pregiudicati avessero una maggiore curvatura del labbro superiore in media del 23 per cento rispetto ai non criminali. Gli occhi, invece, erano del 6 per cento più vicini e l’angolo naso-bocca del 20 per cento più ridotto. I risultati della ricerca sono consultabili nel dettaglio grazie a questo Pdf pubblicato su Arxiv.

 

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