28/10/2015 di Redazione

Cisco vuole una rete sicura e acquisisce Lancope per 452 milioni

Il colosso del networking mette sul piatto contanti e azioni per portare sotto il cappello della propria divisione Security Business la tecnologia dell’azienda di Alpharetta. Tra le varie soluzioni sviluppate si trovano StealthWatch e NetFlow, per identif

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Cisco rafforza il proprio portafoglio di soluzioni per la sicurezza con l’acquisizione di Lancope, azienda di Alpharetta (Georgia) che propone tra le altre cose i sistemi StealthWatch e NetFlow per identificare modelli di traffico sospetti all’interno delle reti. Il colosso del networking ha messo sul piatto 452,5 milioni di dollari in contanti e azioni, più ulteriori incentivi per i dipendenti Lancope. Il nuovo team entrerà a far parte dell'organizzazione Cisco Security Business Group guidata da David Goeckeler, senior vice president and general manager della società. Grazie a una visibilità della rete continua, analisi delle minacce e protezione qualificate, i sistemi dell’azienda di Alpharetta aiutano i clienti a monitorare, individuare, analizzare e rispondere in modo più rapido alle moderne minacce. Dal punto di vista finanziario è un bel colpo per Lancope e in particolar modo per i principali investitori (tra i principali, Canaan Partners, Gmg Capital, Hig Partners e Council Ventures), che ora assistono al rientro dei (pochi) capitali messi in gioco e a un inatteso surplus.

Sin dalla sua nascita, avvenuta nel 2000, la compagnia è riuscita infatti ad attrarre solo 24,6 milioni di dollari di investimenti in una serie di round di serie A, B e C, malgrado la propria offerta sia di livello avanzato. Le due aziende si conoscevano già molto bene, in quanto la stessa Cisco rientrava nella lista clienti di Lancope, insieme ad altre realtà di primo piano come Hp, la Stanford School of Medicine l’Università di Leeds. Con l’acquisizione, il colosso del networking potrà introdurre ulteriori vantaggi nella propria strategia Security Everywhere, in modo da fornire una protezione avanzata dalle minacce durante tutte le fasi di un attacco.

“Più le imprese diventano digitali, più le sfide alla sicurezza si evolvono rapidamente”, commenta Rob Salvagno, vice president, Cisco Corporate Development. “La visibilità in tempo reale e la comprensione del comportamento di ogni singola macchina o dispositivo connessi in rete diventa essenziale per consentire alle imprese di individuare e rispondere alla prossima ondata di minacce informatiche. Insieme a quelle di Lancope, le nostre soluzioni potranno aiutare a trasformare l'intera rete di un cliente in un sensore di sicurezza”.

L'acquisizione, che dovrebbe chiudersi teoricamente nel secondo trimestre dell'anno fiscale 2016, segue quella annunciata sempre da Cisco lo scorso luglio: in quel caso, l’oggetto della trattativa è stata OpenDns, compagnia privata che tra le altre cose propone un servizio di Domain Name System (Dns) alternativo basato su una piattaforma cloud, con una gestione dei rischi as-a-Service. La cifra messa sul piatto è stata di 635 milioni di dollari in contanti.

 

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