22/06/2015 di Redazione

Cloud, enfant prodige: nel 2020 il mercato varrà 500 miliardi

Secondo la società di analisi Bessemer Venture Partners, le soluzioni basate sulla nuvola crescono del 22,8% l’anno. Boom del Software-as-a-Service, con gli strumenti di Crm che tirano il grupp: Salesforce leader assoluto. Ma i dominatori di questo settor

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Il cloud ha vinto e non farà prigionieri. In cinque anni il valore di mercato delle 42 principali aziende che realizzano soluzioni di nuvola pubblica sorpasserà i cinquecento miliardi di dollari. Il boom del mercato cloud è sotto gli occhi di tutti – più 22,8% su base annua –: basti considerare che nel 2014 il fatturato di queste cinquecento realtà si è attestato sui 18 miliardi. Ma non è finita: dietro i grandi nomi si accalca una folla di player medio-piccoli, impegnati anche nel cloud privato, destinata a sconvolgere ancora di più il mercato. Per la società di analisi Bessemer Venture Partners, che ha realizzato il documento “State of the Cloud Report 2015”, sono almeno trecento le compagnie operanti nel settore destinate a crescere in maniera esponenziale. E 28 di queste hanno già passato la fatidica soglia del miliardo di dollari di fatturato sulle nuvole private. Infatti, circa la metà delle entrate cloud arriva proprio dalle startup, che si sono dimostrate decisamente più vitali di molti “dinosauri” dell’informatica.

La principale forza trainante è rappresentata dalle soluzioni di Software-as-a-Service (SaaS), con gli strumenti di customer relationship management (Crm) che nel 2018 “risiederanno” su cloud nel 62% dei casi. E chi è già oggi il leader indiscusso del comparto? Indovinato. È Salesforce, che detiene un ottimo 16% di market share, distanziando di tre punti Sap, di sei Oracle e di nove Microsoft. “È in atto una trasformazione su base decennale, siamo soltanto agli inizi”, ha dichiarato Byron Deeter, partner di Bessemer.

 

 

Secondo gli analisti, quindi, il cloud sta macinando un record dopo l’altro, ma è ancora molto giovane. In sostanza, si tratterebbe di un vero e proprio enfant prodige dell’It. Ci penseranno poi i servizi di Infrastructure-as-a-Service (IaaS) ad accompagnare e a sostenere ulteriormente la crescita delle soluzioni SaaS. Un esempio su tutti, quello di Amazon Web Services, che nel 2017 totalizzerà – secondo le stime di Bessemer – un fatturato pari a 11,2 miliardi di dollari. E chi non riuscirà ad adeguarsi, con tutta probabilità sarà destinato a scomparire.

La società di analisi non usa infatti mezzi termini: le compagnie che ancora oggi producono software legacy sono animali chiusi in un angolo, che non hanno altra via d’uscita se non buttarsi in una serrata strategia di acquisizioni e fusioni. Ma comprare adesso potrebbe essere davvero troppo dispendioso, visto il valore del mercato. Ed è probabilmente tardi per iniziare a sviluppare nuove soluzioni competitive.

 

 

Perché il cloud è attualmente una forza trainante, ma esistono altri trend che potrebbero sconquassare questo mondo dorato. Beemer avverte: le soluzioni di mobilità aziendale sortiranno effetti anche sulla nuvola, in particolar modo perché l’enterprise mobile ha ancora in serbo un potenziale completamente inesplorato. Nel 2014 le applicazioni dedicate all’impresa sono cresciute del 210% e il 20% degli sviluppatori a livello mondiale sta attualmente “puntando” alle aziende. Inoltre, le app di livello enterprise presentano maggiori possibilità di monetizzazione rispetto a quelle consumer. Insomma, anche gli squali del cloud non devono stare tranquilli: se non innovano continuamente, verranno presto mangiati da qualcun altro.

 

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