Criptovalute: il 52% degli utenti le teme, il 10% ha perso denaro
Molti utenti smettono di investire o di usare le monete virtuali a causa della loro volatilità. I consigli di Kaspersky per un utilizzo sicuro delle criptovalute.
Pubblicato il 16 gennaio 2023 da Redazione

Il 2022 è stato un anno disastroso per le criptovalute, sia dal punto di vista del valore (tra gennaio e dicembre il Bitcoin ha perso il 60% del proprio valore, e un simile andamento si è visto per Ethereum) sia per la loro reputazione. Basti citare il tracollo della piattaforma di trading Ftx, il cui fondatore Sam Bankman-Fried è finito agli arresti domiciliari.
Le monete virtuali sono però anche un business consolidato e per chi sa maneggiarle possono rappresentare un metodo di investimento a lungo termine fruttuoso, ancorché volatile e non certo privo di rischi. Secondo gli analisti di Nasdaq, il mercato dei crypto asset avrà un tasso di crescita annuale composto del 12,2% tra il 2022 e il 2028, quando raggiungerà un valore di circa 2,8 miliardi di dollari.
La maggioranza degli utenti, tuttavia, delle criptovalute non si fida e un investitore su dieci si è già scottato. Così emerge da un’analisi commissionata da Kaspersky ad Arlington Research: su un campione di 12mila persone di 16 Paesi (Arabia Saudita, Austria, Brasile, Colombia, Emirati Arabi, Francia, Germania, India, Malesia, Messico, Regno Unito, Spagna, Sudafrica, Svizzera, Turchia e Stati Uniti), il 48% non ha mai usato o ha smesso di utilizzare le criptovalute perché teme di perdere denaro a causa della loro estrema volatilità. Va sottolineato che il campione d’indagine include diverse categorie di utenti, tra investitori, ex investitori, utilizzatori, ex utilizzatori di criptovalute e persone che stanno valutando di acquistarle.
ll principale deterrente all’acquisto o utilizzo di criptovalute rimane l’instabilità delle criptovalute, ma hanno certamente pesato anche il deterioramento di reputazione di alcune piattaforme di trading e i continui scandali. Altri ostacoli all’adozione, citati dagli intervistati, sono la mancanza di risorse concrete a sostegno delle criptovalute (14% di risposte) e il rischio di violazioni di dati personali in seguito a cyberattacchi (9%).
Tra coloro che non le possiedono, il 61% è preoccupato di perdere soldi. E questa paura non è del tutto infondata: sul totale del campione d’indagine, il 10% ha già subìto perdite in seguito a svalutazioni di criptovalute. Un buon 41% si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti investendo in monete virtuali, mentre per il 35% le aspettative sono state deluse.
“Nonostante le sfide che il settore delle criptovalute sta affrontando, è importante ricordare che si tratta ancora di uno spazio relativamente nuovo e innovativo con un enorme potenziale”, ha commentato Marc Rivero, ricercatore di sicurezza senior del Global Research and Analysis Team di Kaspersky. “Come per ogni tecnologia emergente, ci potranno essere difficoltà di crescita e battute d’arresto, ma le prospettive a lungo termine per le criptovalute potrebbero essere ancora rosee. Dando priorità alla sicurezza, gli investitori in criptovalute possono ridurre al minimo il rischio di perdere denaro o informazioni personali e proteggersi dalle minacce che dipendono da loro”.
Per un uso sicuro delle criptovalute, Kaspersky raccomanda la massima attenzione alle email sospette che chiedono di cedere credenziali o informazioni personali, e che contengono allegati o link verso siti esterni: potrebbe trattarsi di tentativi di phishing. Inoltre è bene non condividere le credenziali private per l’accesso ai portafogli di criptovalute. Le aziende, infine, dovrebbero dedicare tempo e risorse alla formazione di competenze su questo tema. A tal proposito, sono illuminanti alcuni dati emersi dalla citata ricerca: solo il 25% degli intervistati ha detto di essere ben informato sui reali rischi affrontati dai possessori di criptovalute.
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