30/08/2022 di Redazione

Da ottobre, il licensing di Microsoft sarà più flessibile

A seguito delle lamentele di clienti e partner e nella successiva indagine condotta dalla Commissione Europea, la casa di Redmond introdurrà misure che dovrebbero facilitare l'utilizzo del proprio software in ambienti cloud eterogenei, con qualche eccezio

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Dal 1° ottobre, Microsoft modificherà le proprie politiche di licensing per rendere un po’ più semplice l’utilizzo per i propri prodotti anche al di fuori del cloud proprietario Azure. Sotto il brand Flexible Virtualization, si ritroveranno diversi cambiamenti chi e coloro che possiedono la Software Assurance o un contratto a canone. In particolare, diventerà possibile sviluppare soluzioni basati sui software Microsoft ed esternalizzarne l'allocazione Su qualsiasi piattaforma, Mentre diventerà possibile scegliere un'opzione di licenza basata su core virtuali per Windows Server, seppur con il vincolo di utilizzo di un numero minimo di Vm. Inoltre, non ci sarà più bisogno di Vicenza addizionale per virtualizzare Windows 10 o 11 con Microsoft 365 e sarà possibile lavorare con partner Csp (Cloud service provider) su soluzioni ready-to-use basate su un catalogo messo a disposizione dal vendor.

Queste misure sono una risposta alle lamentele ricevute da molti clienti e partner in Europa e da una successiva indagine avviata dalla Commissione Europea. Nel 2019, in effetti, Microsoft aveva introdotto restrizioni alle possibilità di esternalizzazione delle soluzioni basate sul proprio software su ambienti cloud diversi da Azure. L'effetto più misurabile è stato l'aggravio di costi per chi aveva optato per altre piattaforme.

Secondo l'opinione di alcuni osservatori, tuttavia, anche i correttivi ora introdotti dal costruttore non andrebbero a liberalizzare completamente le scelte per utenti e partner. Certamente ne guadagneranno molti cloud service provider, ma restano fuori dalla partita alcuni fornitori espressamente citati e, in particolare, Amazon Web Services, Google e Alibaba. Pertanto, le realtà che vorranno eseguire i propri software sotto licenza Microsoft su un'infrastruttura lei tre provider citati dovranno acquistare le licenze da questi ultimi.

 

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