03/11/2022 di Redazione

Decarbonizzazione, Apple vuole una filiera a "impatto zero"

La società di Cupertino ha annunciato l’obiettivo dell’impatto zero delle proprie emissioni Scope 3 entro il 2030. Oltre duecento fornitori si stanno già adoperando.

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Apple non vuole più semplicemente essere un’azienda green, ma pretende che anche i suoi fornitori lo diventino. Un impegno ambizioso, considerando che la filiera di produzione degli iPhone, degli iPad, dei Macbook e degli altri dispositivi marchiati dalla Mela comprende centinaia di fornitori di componenti e assemblatori. L’azienda di Cupertino ha però annunciato l’obiettivo della neutralità climatica per tutta la propria supply chain entro il 2030.

Un passo forse obbligato, che arriva per Apple prima che per altri ma che presto o tardi tutte le società tecnologiche dovranno compiere per apparire agli occhi dei consumatori come delle aziende “etiche”. Il  tema etico per eccellenza oggi è quello della lotta al cambiamento climatico, che le grandi multinazionali dell’hi-tech e del cloud computing stanno affrontando da qualche anno con l’incremento dell’uso delle rinnovabili.

Apple dal 2018 utilizza elettricità prodotta al 100% da fonti rinnovabili per alimentare tutti i propri uffici, negozi e data center in 44 Paesi. Inoltre nel 2020 ha raggiunto l’impatto zero per le proprie attività, sedi e data center, comprendendo nel calcolo le emissioni Scope 1 (quelle generate direttamente) e le Scope 2 (quelle prodotte dall’energia usata o acquistata). Il passo ulteriore da compiere è allargare gli sforzi di decarbonizzazione all’intera filiera dei fornitori, considerando quindi anche le emissioni Scope 3 (quelle non direttamente prodotte da un’azienda ma generate all’interno di una catena del valore). 

La società sta già “collaborando con la sua filiera mondiale per sollecitare azioni rapide che permettano ai fornitori di raggiungere l’impatto zero per le attività legate a Apple”, ha fatto sapere l’ufficio stampa. I partner di filiera dovranno dare resoconti periodici dei progressi fatti nella regione delle proprie emissioni legate alla produzione, e la stessa Apple monitorerà i loro risultati. Inoltre su questi temi offrirà gratuitamente, tramite il Clean Energy Program, risorse di formazione online e corsi in presenza (tra l’altro i contenuti del programma saranno poi resi disponibili per qualsiasi azienda anche al di fuori della filiera di Apple).

A oggi oltre 200 fornitori si sono già impegnati a utilizzare energia pulita, come quella eolica o solare, per tutta la produzione Apple: la lista include Corning Incorporated, Nitto Denko Corporation, SK hynix, STMicroelectronics, Tsmc e Yuto.

“La lotta al cambiamento climatico rimane una delle priorità più urgenti di Apple, e momenti come questo danno corpo a queste parole”, ha detto l’amministratore delegato, Tim Cook. “Non vediamo l’ora di continuare a collaborare con i nostri fornitori per rendere la filiera Apple a impatto zero entro il 2030. Le azioni di Apple a tutela del clima vanno oltre la nostra azienda e siamo determinati a essere un’increspatura sull’acqua da cui può nascere l’onda del cambiamento”.

 

(Immagine: Apple)


In Europa, in particolare, Apple si è impegnata a “facilitare la costruzione" di impianti solari ed eolici su larga scala, da 30 a 300 megawatt, facendo seguito a una richiesta iniziale di proposte pubblicata all’inizio di quest’anno. Nel corso dei prossimi anni, l’azienda mira a procurarsi energia rinnovabile sufficiente per alimentare tutti i dispositivi Apple nel continente con elettricità a basse emissioni di carbonio, mentre proseguirà nell'alimentare i suoi uffici, negozi e data center con energia pulita al 100%. In totale, gli investimenti previsti aggiungeranno alla rete 3000 gigawattora di nuova energia rinnovabile.

 

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