08/05/2015 di Redazione

Edge si rifà il trucco: sempre più lontano da Internet Explorer

Corposo lavoro di restyling e di riscrittura di codice per i programmatori di Microsoft. Redmond vuole praticamente cancellare il passato, lanciando un browser completamente rivisto e svecchiato. Addio a componenti storici, come gli ActiveX, per fare spaz

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Trecento interfacce, 220mila linee di codice obsoleto e 4.200 risoluzioni di vari problemi: è questo l’immane lavoro che i programmatori di Edge, nuovo browser di Microsoft, si sono caricati sulle spalle. Obiettivo: limare il più possibile tutte le vecchie tecnologie, le estensioni e le varie chincaglierie che pesavano ormai come macigni su Internet Explorer e rendere Edge il più performante possibile. Nell’elenco dei caduti sotto la scure di Redmond, si trovano alcuni componenti entrati nella storia, come gli ActiveX o il VbScript, linguaggio di programmazione modellato su Visual Basic. Ma il lavoro non si è limitato soltanto a togliere. Microsoft dichiara di avere aggiunto anche altrettanto. Nel dettaglio, si parla di 300mila nuove linee di codice e 49 funzionalità. A dirla tutta, l’utente comune nella maggior parte dei casi non noterà le modifiche, in quanto si parla soprattutto di cambiamenti a livello di sviluppo. Ma sicuramente sul lungo periodo il refresh gioverà alla credibilità di Microsoft Edge.

I cambiamenti, infatti, daranno la possibilità agli sviluppatori di implementare nuove tecnologie, man mano queste verranno rese disponibili e aumenteranno probabilmente la quota di mercato dei browser di Redmond. La marcia indietro di Ms su alcuni famigerati componenti di Internet Explorer è sostanziale. “Per assicurare in futuro la compatibilità con Microsoft Edge e con altri browser moderni, raccomandiamo di non sviluppare o implementare in alcun modo queste tecnologie”.

Tra queste, oltre alle estensioni ActiveX e VbScript, si trovano i Browser Helper Objects (Bho), modelli di estensione binaria introdotto nel 1997, o il Vector Language Markup (Vlm), un formato di linguaggio basato su Xml per creare grafica vettoriale in 2D. Inoltre, scorrendo l’elenco si trovano anche i filtri e le transizioni basati su DirectX, non più supportati già da Ie 10. Microsoft non abbandonerà però questa tecnologia, in quanto durante l’ultima Build di San Francisco ha svelato una funzionalità sorprendente contenuta nelle librerie DirectX 12 per Windows 10.

 

 

Sembra che la strategia di Redmond sia portare il browser Edge, noto inizialmente come Project Spartan, il più vicino possibile agli sviluppatori. Microsoft pubblicherà infatti periodicamente online i registri delle modifiche del browser, i changelog, per dare la possibilità alla comunità di developer di conoscere nel dettaglio i cambiamenti tra un aggiornamento e l’altro dell’applicativo. Una piccola dose di trasparenza che non può che fare piacere.

 

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