30/11/2020 di Redazione

FiberCop non è considerata “concentrazione” dalla UE

Tim ha ricevuto l’esito delle valutazioni della Commissione Europea - DG Competition, necessario per procedere al closing della joint venture tra il provider, Kkr e Fastweb.

Tim ha comunicato l’esito della consultazione giurisdizionale, avviata dal provider telefonico lo scorso 7 settembre: la Commissione Europea ha determinato che l’operazione - consistente nel conferimento in FiberCopdella rete secondaria di Tim e del contestuale ingresso del fondo americano Kkr Fastweb - non si configura come concentrazione ai sensi della normativa comunitaria. Questo significa che non deve essere notificata in base al Regolamento europeo sulle Concentrazioni.

Un importante tassello - così lo definisce Tim - verso l’avvio dell’operatività di FiberCop, che è confermata per il primo trimestre 2021. La società unica vede al suo interno il provider con la rete secondaria in rame, ma anche FlashFiber, la joint venture con Fastweb, che entra con il 4,5% e Kkr, che acquisisce il 37,5 per cento: nel complesso, quindi, Tim deterrà il 58 per cento.

L’obiettivo di FiberCop è quello di portare, entro il 2025, la fibra ultraveloce Ftth (Fiber to the Home) al 76% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere, corrispondente a una copertura del 56% di quelle tecniche totali.

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